In quest’ottica, se nei giorni scorsi il 3-4-3 rappresentava la certezza per la partita contro il Milan, dopo l’infortunio di Dejan Stankovic la situazione potrebbe cambiare. Gasperini sta pensando a reparto per reparto: vuole capire quali sono gli uomini più in forma e adattare il modulo alle loro caratteristiche.
La difesa a tre è un progetto mai abbandonato e l’Inter delle prime uscite stagionali è partita sempre con questo schieramento difensivo. Non è da escludere, però, la classica linea a quattro con l’arretramento di capitan Zanetti sulla fascia destra e lo spostamento di Chivu sulla corsia opposta.
In mezzo al campo la situazione è molto complicata. Tra infortuni e indisponibilità, Gasperini può scegliere tra due opzioni: la prima prevede il rombo a centrocampo, con Wesley Sneijder ad agire dietro le due punte, Pazzini ed Eto’o; la seconda, attuabile in caso di difesa a tre, vedrebbe Thiago Motta e Obi in mediana, con Zanetti e Santon a spingere sulle fasce. Possibile anche il sacrificio di un attaccante per dare maggiore consistenza al centrocampo: a quel punto ci sarebbe il solo Sneijder a supportare Eto’o, con Pazzini in panchina.
In ogni caso non vanno dimenticate le capacità camaleontiche delle squadre di Gasperini che non si fossilizzano mai su un solo modulo. A ciò va aggiunta la duttilità di molti giocatori della rosa nerazzurra: a fare la differenza non sarà lo schieramento tattico ma l’equilibrio della squadra.
Giuseppe Opromolla