L’Inter si aggiudica per la settima volta il Trofeo Tim, ormai appuntamento classico del calcio d’agosto che vede affrontarsi le tre squadre italiane più titolate. Nel primo match, i nerazzurri superano ai calci di rigore la Juventus dopo che il tempo regolamentare si era chiuso sull’1-1, con Ranocchia che rispondeva all’iniziale vantaggio firmato da Mirko Vucinic. Dal dischetto, decisivo l’errore di Barzagli che colpisce in pieno la traversa. Nel derby contro il Milan invece, è Diego Milito a regalare la vittoria ai suoi con un delizioso tocco di destro su assist di Cambiasso.
Francamente, le notizie positive di questo torneo, finiscono qui per l’Inter. Soprattutto nella prima partita con la Juve, si è vista una squadra priva di idee e di gioco. Gasperini ha riproposto la difesa a tre con esterni di centrocampo Jonathan e Obi, quest’ultimo ancora positivo dopo l’ottima finale di Supercoppa con il Milan. Il brasiliano invece, è apparso in affanno e non è mai stato pericoloso. Sarà che il tifoso interista è abituato ad un certo Maicon, ma questo Jonathan non può bastare. In avanti Pazzini si è fatto notare solo per aver partecipato a qualche mischia in area sugli sviluppi dei calci piazzati, Pandev e Sneijder sempre fuori dal gioco, soprattutto il macedone.
Anche contro il Milan le cose non sono andate molto meglio, nonostante la vittoria firmata da un vivace Milito. Il Principe si è distinto per qualche buona giocata e per un pregevole gol. Ai suoi fianchi, Alvarez da una parte e Castaignos dall’altra, non sono riusciti a rendersi pericolosi, con il talento argentino assolutamente non pervenuto. Insomma, la difesa a tre imposta dal Gasp non sembra adatta ai giocatori che ha a disposizione, forse tornare a quattro non sarebbe una brutta idea. E poi, senza Samuel Eto’o, questa squadra perde troppo in fase offensiva. Presidente, sveglia. Qui c’è bisogno di te.
Carmelo Bruno