Si dice sempre che quando gioca la nazionale in Italia sono tutti commissari tecnici. Quando gioca la Beneamata i tifosi interisti non sono da meno. E allora proviamo a dare qualche consiglio al debuttante Gasp.
E’ la prima di campionato e un’iniezione di fiducia sarebbe indispensabile per una squadra umorale come l’Inter. Meglio scendere in campo con fuoriclasse e gente rodata. Non c’è nessuno da far riposare in vista di una semplice gara contro anonimi turchi.
Per il 3-4-3 gasperiniano davanti allo scontato Julio Cesar niente esperimenti: dentro il trio Lucio–Samuel–Ranocchia, scelte obbligate soprattutto in assenza di Chivu. Per le corsie laterali ci sarà tempo per Jonathan, per ora meglio Zanetti e Nagatomo, usato garantito. Le sgroppate di Balzaretti sulla sinistra fanno meno paura se c’è il capitano a fronteggiarlo.
Al centro del campo, al fianco dell’insostituibile Cambiasso, la scelta più logica è Stankovic. Se proprio il serbo dovesse accusare i postumi della botta in testa subita con la maglia della sua nazionale sarà ballottaggio Alvarez-Obi. Ci sentiamo di preferire il secondo, assoluto Mvp del precampionato nerazzurro.
Per quanto riguarda il tridente offensivo la priorità è far giocare il miglior giocatore della serie A: quindi Sneijder in campo, possibilmente nel ruolo che l’olandese preferisce, visto che nella zona centrale può favorire lo sviluppo di contropiedi e transizioni offensive, che hanno rappresentato l’arma più tagliente dell’Inter del triplete. In avanti posto sicuro solo per Forlan, assente mercoledì in Champions. Per l’altro posto scatta la domanda dell’anno: Pazzini o Milito? Per stavolta ci sentiamo di preferire il secondo, che si è allenato tanto e bene nelle ultime settimane ed è apparso molto più tonico rispetto allo scorso anno. Il Pazzo e Zarate sono ottime alternative in campo per la ripresa: il primo per sfruttare mischie ed aiutare la squadra con le sue proverbiali sponde, il secondo per cambiare ritmo alla partita.
Giovanni Cassese