Perchè l’Inter non può adottare questo modulo? Ecco tre semplici motivi:
1. La squadra non ha difensori capaci di interpretare al meglio questo modulo. Lucio, Samuel e Ranocchia sono tre centrali tra i più forti al mondo, ma solo l’argentino ha giocato in passato con questo schieramento (nella Roma di Capello, vincitrice dello scudetto 2000/2001). Inoltre le spiccate caratteristiche offensive del centrale brasiliano, che in molteplici circostanze si avventura in avanti con la palla al piede, mettono in difficoltà i compagni di reparto, costretti a fronteggiare i contropiedi avversari in inferiorità numerica (a Palermo l’ultimo esempio: Lucio perde palla a centrocampo e Miccoli lanciato segna l’1 a 1). Anche Ranocchia, pur avendo sperimentato il 3-4-3 nella prima parte della scorsa stagione, ha caratteristiche che si adattano meglio a una difesa con quattro uomini.
2. Il 3-4-3 non valorizza le caratteristiche dei giocatori in rosa. Le fasce dovrebbero essere il punto di forza del nuovo modulo, ma è proprio lì che si registrano le difficoltà maggiori. Gli esterni di centrocampo (Jonathan, Maicon e Nagatomo) sono terzini adattati a quel ruolo. Le ali (Zarate, Forlan, Castaignos, Alvarez) sono in realtà attaccanti puri o trequartisti che sacrficandosi sulla corsia esterna rischiano di limitare il proprio potenziale.
3. In Europa nessun “top team” gioca con la difesa a tre. Barcellona, Manchester United, Real Madrid, Milan, Arsenal, Chelsea, Bayern Monaco: tutte hanno come presupposto la difesa a 4. Se si guarda nell’albo d’oro della Champions League, l’unica squadra che ha vinto la “Coppa dalle grandi orecchie” giocando con il 3-4-3 è stato il Barcellona di Johan Cruijff nella stagione 1991-1992.
This post was last modified on 13 Settembre 2011 - 16:47