Non c’è due senza tre, verrebbe da dire. Tre partire ufficiali sotto la gestione Gasperini e altrettante sconfitte. Ma stavolta non ci sono attenuanti: il cambio di modulo, caldeggiato dal presidente, non ha prodotto i risultati sperati. Lo schieramento iniziale, infatti, prevedeva un 4-3-3 con Sneijder e Zarate sugli esterni e Pazzini punta centrale. Brutta prova, squadra molle e disordinata, priva di idee e forze per reagire.
Inizio teso e con poche emozioni: l’Inter cerca di fare gioco ma non trova sbocchi e sbaglia spesso l’ultimo passaggio. La prima vera occasione la costruisce Zarate al 30′: con uno spunto personale l’argentino salta secco un difensore e conclude in porta, ma il portiere dei turchi, Tolga, devia in angolo. Sugli sviluppi del corner Pazzini non riesce ad approfittare di un errore della difesa avversaria e spreca clamorosamente da due passi. Inter comunque bloccata e abulica, incapace di costruire gioco.
La seconda frazione inizia sulla falsa riga della prima, con una squadra spaesata che cerca di sbloccare il match attraverso le giocate dei singoli. Da segnalare solo una punizione di Sneijder in apertura di tempo.
Al 55′ Gasp prova a cambiare il corso della gara con un doppio cambio: escono Pazzini e Obi ed entrano Milito e Alvarez. Ma il disordine tattico resiste e bisogna attendere il minuto ’71 per vedere una buona combinazione tra Cambiasso e Milito: il Principe, però, solo davanti a Tolga non riesce ad angolare la sua conclusione e centra l’estremo difensore turco.
Due minuti dopo, ancora Milito ha la palla buona di testa, ma manda di poco a lato. Sembra il preludio a un possibile vantaggio, ma il Trabzonspor, fino a quel momento ordinato e attendista, trova incredibilmente il gol nell’unica sortita offensiva del match. La doccia fredda arriva al 76′ minuto: Altintop centra la traversa, sulla ribattuta Celustka sfrutta un rinvio corto di Cambiasso e trafigge Julio Cesar con un sinistro a incrociare.
Nel finale provano a scuotere l’Inter il neo entrato Coutinho (conclusione a lato) e Alvarez (tiro al volo fuori di poco). Troppo poco e troppo tardi per cambiare le sorti della partita. I nerazzurri dovranno soffrire in un girone sulla carta semplice: occorre ritrovare in fretta la lucidità per uscire dal tunnel prima che sia troppo tardi.
Giampiero Vilardi
This post was last modified on 15 Settembre 2011 - 04:42