Carattere e tenacia. Grinta e determinazione. La nuova Inter riprende il cammino anche in Champions e lo fa con un importantissimo 3-2 fuori casa contro un buon CSKA Mosca.
Ranieri aveva detto che era importante vincere e fare punti. Per il momento è stato di parola: due gare in panchina e due vittorie. Vince e convince mettendo insieme anche la “strana coppia” Milito-Pazzini (inconciliabili per Gasperini), Alvarez ad agire da trequartista e un centrocampo a 3 con Zanetti, Cambiasso e Obi a fare da filtro per la difesa a 4 schierata contro il Bologna e confermata in blocco.
Ripensando a pochi giorni fa, piace la carica emotiva e l’impegno, ma ancor di più piace la vena realizzativa ritrovata: 3 gol a Bologna e 3 oggi. Unica nota negativa l’approccio al secondo tempo. Infatti, come tre giorni fa, i nerazzurri arretrano troppo tentando di difendere il risultato. Ma, parafrasando Mourinho, Ranieri non è Harry Potter e quindi non ha la bacchetta magica per cambiare tutto in così poco tempo.
L’Inter inizia subito benissimo e passa alla prima opportunità. Al 6′ calcio d’angolo battuto da Alvarez e uscita maldestra del portiere russo Gabulov, Lucio è lestissimo da due passi e mette dentro di destro (sfruttando anche una deviazione). Ottimo inizio e grande carica da parte dei nerazzurri che vanno nuovamente vicini al gol con il nigeriano Obi. Sarà il preludio al raddoppio: Nagatomo sulla fascia sinistra salta Berezutski e mette in mezzo, Pazzini si fa trovare pronto e insacca. Meglio di così non si poteva cominciare.
Il Cska si scuote e prova con un paio di conclusioni (Doumbia e Vagner Love), ma riesce a impensierire la difesa nerazzurra solo al 30′ con Dzagoev che viene fermato da una parata miracolosa di Julio Cesar. Dal canto suo l’Inter ha un’altra opportunità per chiudere il match con Lucio che di testa non imprime abbastanza forza e angolazione al pallone. Solo una punizione dal limite, nel recupero del primo tempo, riapre il match: Dzagoev al 47′ supera la barriera con una conclusione centrale ma Julio Cesar questa volta si fa sorprendere. È il 2-1 e si va al riposo con qualche rammarico per il gol subito.
La seconda frazione si apre con l’Inter che cerca di rimanere compatta e vuole controllare il risultato. Esce Pazzini (distorsione alla caviglia) e al suo posto entra Mauro Zarate, che risulterà poi decisivo. La partita è viva: il Cska ci prova prima con Mamaev al 48′ e poi con l’autore del gol Dzagoev. Anche l’Inter ha due buone chance con Zarate che al 56′ si libera in dribbling e impegna Gabulov, e 5 minuti dopo non riesce a concretizzare un bel contropiede nerazzurro. Al 66′, in seguito a un batti e ribatti in mezzo all’area, Milito e Lucio sprecano la palla che avrebbe chiuso la pratica. Poco dopo passano i russi.
Al 76′ Vagner Love fa 2-2: riceve a sinistra e si accentra saltando Lucio; tiro a incrociare e nulla da fare per Julio Cesar. Ma l’Inter dimostra carattere e dopo solo un minuto ripassa in vantaggio con Zarate. Grande assist di Cambiasso, Maurito controlla di petto e trafigge con un gran sinistro l’estremo difensore russo. Il finale è contraddistinto da una sterile pressione dei padroni di casa, che non produce particolari pericoli alla difesa nerazzurra.
Un ottimo risultato che consentirà a Ranieri di preparare serenamente il big match di sabato sera contro il Napoli. E, soprattutto, 3 punti d’oro che portano i tifosi a sperare nella qualificazione senza eccessivi patemi.
Giampiero Vilardi