Sono molto simili nelle modalità le prime due vittorie dell’Inter di Claudio Ranieri, e non solo perchè sono andati in gol Lucio e Pazzini in tutte e due le partite. Come a Bologna, anche a Mosca l’Inter è partita in sordina, acquistando fiducia con il passare dei minuti e riuscendo a passare in vantaggio già nel primo tempo. In terra russa i nerazzurri sono stati bravi ad approfittare del primo errore della difesa, in particolare del portiere, così come a Bologna. Mentre con gli emiliani Gillet si era fatto trovare impreparato su un tiro da fuori, questa volta Gabulov ha sbagliato il tempo dell’uscita consentendo a Lucio di calciare in rete da poco più di un metro.
E’ un’Inter molto più cinica quella di Ranieri rispetto a quella di Gasperini, che per esempio contro i turchi del Trazbonspor aveva sprecato una marea di occasioni. Ora la musica è cambiata, l’Inter raramente perdona, grazie anche al “ritorno” di un attaccante come Pazzini che di fiuto del gol se ne intende e che anche stasera ha approfittato del primo vero pallone che gli è capitato tra i piedi.
Come a Bologna l’Inter si è fatta rimontare. I gol presi da Ranieri nascono tutti da errori di un singolo componente della difesa, non dell’intero reparto. Contro i felsinei era stato Samuel a commettere un fallo da rigore molto ingenuo su Portanova. Stasera è stato invece il turno di Julio Cesar sulla punizione non certo irresistibile di Dzagoev e di Lucio che sul secondo gol si è fatto saltare con troppa facilità da Vagner Love. Quindi, tornando alla difesa a quattro, l’allenatore romano è riuscito a ridare compattezza al reparto arretrato, ma deve ancora lavorare sulla testa dei singoli.
Come a Bologna alla fine l’Inter è riuscita a reagire alle difficoltà, grazie alla bravura dei suoi attaccanti. Zarate nell’occasione si è inventato un gol capolavoro. E’ stato molto più positivo l’impatto dell’argentino rispetto a quanto visto con Gasperini, quando entrava in campo spaesato e svogliato (vedi trasferta di Palermo). Stasera invece ha dimostrato subito grinta e determinazione come si chiede a un fuoriclasse come lui. Se trova fiducia e continuità questo ragazzo può diventare veramente molto utile alla causa interista: in pochi in Europa hanno il suo dribbling e la sua velocità.
This post was last modified on 28 Settembre 2011 - 16:15