Fra i pezzi pregiati del San Paolo, Lucas è quello con la clausola rescissoria più alta: 80 milioni di euro. Dopo Ganso e Neymar (giovani promesse del Santos), che non hanno fatto gridare al miracolo durante la Coppa America, l’occhio delle grandi europee, e soprattutto dell’Inter, si è spostato sul 19enne talento verdeoro.
Ieri il brasiliano ha incantato nella finale di Supercoppa delle Americhe vinta dalla sua nazionale per 2 a 0 contro l’Argentina. Proprio Lucas e Neymar sono stati i marcatori del match: il primo andato a segno con un diagonale di destro in area dopo un incredibile progressione di 60 metri e il secondo su assist di Danilo Souza. Il migliore in campo, neanche a dirlo, è stato Lucas.
Il gioiello di Menezes ha mosso i primi passi alla tenera età di 6 anni nella scuola calcio dell’ex stella del Corinthians, Marcelinho Carioca, da cui aveva preso anche il soprannome, salvo poi modificarlo per non creare malumori nella tifoseria paulista. Dopo le esperienze nel Santa Maria, nel Clube Atletico Juventus e nel Corinthians approda nel 2005 al San Paolo, club dove si è ulteriormente formato grazie agli insegnamenti dell’allenatore Carpegiani.
Molto duttile e praticamente immarcabile, Lucas è un centrocampista offensivo di 1 metro e 72 che può ricoprire i ruoli di trequartista, ala e seconda punta. Il suo genio è esploso letteralmente nella finale del Campionato Sudamericano Under 20 disputato in Perù, dove ha messo a segno una tripletta nel 6 a 0 finale ai danni dell’Uruguay.
Le doti di questo calciatore sono indiscutibili, ma gli interrogativi si pongono sulla sua giovane età e sull’effettivo prezzo da pagare al presidente Juvenal Juvencio, noto per la richiesta di cifre astronomiche per far partire i propri assi.
Francesco Carini