Mentre tutti, da Paollilo a Pazzini, da De Laurentiis a Mazzarri, cercano di ridurre l’importanza della sfida, di allentare la tensione, Ranieri non si nasconde e dichiara apertamente: “E’ corretto dire che col Napoli è già test-scudetto perché il Napoli è un’ottima squadra, che sta crescendo. Col City e col Villarreal ha mostrato grande personalità. E’ una squadra vaccinata per le lotte al vertice. Io sento che l’Inter è una squadra da scudetto, quindi questa sarà una sfida scudetto”.
Raramente si è visto un allenatore così sincero, anche sul suo debutto al Meazza: “E’ normale che senta la responsabilità di una prima davanti ai miei tifosi; se non la sentissi non farei l’allenatore. Spero sempre di vivere quelle sensazioni che ti dà questo mestiere. Ci tengo che la squadra faccia bene, e voglio che i tifosi ci stiano vicini, per dare loro delle soddisfazioni”. Ranieri vuole parlare dritto al cuore dei suoi tifosi, vuole conquistarli, vuole scrollarsi di dosso la scomoda etichetta di nemico di Mourinho.
Ma le notizie più importanti e più positive della conferenza stampa del tecnico romano riguardano gli infortunati. Dovrebbe finalmente tornare Maicon, definito da Ranieri “una frecciarossa sulla fascia”. Anche Stankovic figura tra i convocati. Mentre per il brasiliano si può ipotizzare un impiego dal primo minuto, per il serbo si prospetta un ingresso a partita in corso.
Venendo al capitolo Pazzini, Ranieri non ha nascosto le speranze di vederlo in campo domani sera. Se l’attaccante italiano non dovesse recuperare Ranieri ha parlato apertamente di un tridente Zarate-Milito-Forlan. Queste le precise parole del tecnico: . Insomma quella di domani sarà un’Inter a trazione anteriore. Lo spirito è ben diverso da quello della sfida con la Roma, quando Gasperini sostituì Forlan con Muntari per proteggere lo zero a zero.