Una partita da ricordare: Inter – Napoli del 28 maggio 1989.
Quell’Inter era una squadra formidabile, ricordata come l’Inter dei record. Giovanni Trapattoni era alla terza stagione sulla panchina nerazzurra; il primo anno lo scudetto era andato al Napoli di Maradona, l’Inter era stata l’unica seria antagonista contendendo quasi fino all’ultimo il titolo ai partenopei, anche se verso la fine del campionato la squadra si era adagiata consentendo alla Juventus di arrivare seconda. L’anno dopo arrivava Vincenzo Scifo, talentuoso giocatore belga dell’Anderlecht. La squadra però incappava in un’annata da dimenticare e lo scudetto veniva vinto dal Milan che, nelle ultime giornate di campionato, superava un Napoli “bollito”.
La stagione successiva venne rifondata la squadra con i preziosi innesti di Lothar Matthäus e Andreas Brehme (entrambi dal Bayer Monaco), Alessandro Bianchi (Cesena), Nicola Berti e Ramon Diaz (Fiorentina). La squadra incominciava bene con una vittoria esterna (3 a 1 ad Ascoli); nella seconda partita, disputata a Milano, Trapattoni inseriva nella formazione titolare Giuseppe Baresi. Il primo tempo finiva con l’Inter sotto di una rete ma nel secondo tempo, grazie all’ingresso in campo di Matteoli in sostituzione proprio di Baresi, la squadra trovava le giuste geometrie, riuscendo a vincere per 4 a 1.
Da quel momento i nerazzurri inanellarono una serie di prestazioni superlative riuscendo a distanziare le avversarie: l’Inter arrivava allo scontro diretto della trentesima giornata dopo aver espugnato il campo di Bologna con un punteggio tennistico (0-6) e con una sola sconfitta alle spalle.
Le due squadre si presentavano così:
Inter: Zenga, Bergomi, Brehme, Berti, Baresi (46’ Bianchi), Ferri, Mandorlini, Matteoli, Diaz (89’ Verdelli), Matthäus , Serena.
Napoli: Giuliani, Corradini, Francini, Crippa, Alemao (73’ Bigliardi), Renica, Fusi, De Napoli, Careca, Maradona, Carnevale.
Partiva forte il Napoli, oppure era l’Inter che aveva il freno tirato. Trapattoni, infatti, era consapevole che lo scudetto era a un passo e non voleva rischiare: inseriva così Baresi in luogo di Bianchi per ottenere il punto fondamentale per il titolo. Careca al 36’ trafiggeva la porta difesa da Zenga e a S.Siro qualche tifoso incominciava a maledire la troppa cautela del Trap. Dopo l’intervallo Bianchi prendeva il posto di Baresi e l’Inter si ripresentava nella formazione classica, la squadra ricominciava a giocare come sapeva. Il pareggio arrivava al 49’, tiro al volo di Berti che veniva deviato in porta da Fusi; su punizione arrivava poi all’83’ il gol di Lothar Matthäus che sanciva la vittoria e lo scudetto.
A quel punto si scatenava il delirio per una gioia che i tifosi attendevano da circa 10 anni (79-80). Di quella squadra rimanevano solo Baresi e lo zio Bergomi (che però in quel campionato non giocò mai, disputando la sua unica partita in coppa Italia).
Ecco il video per rivivere le emozioni di quel giorno: 28 MAGGIO 1989: INTER vs NAPOLI 2-1
Stefano Cereda