L’Inter gioca un ottimo inizio di gara. Il ritorno di Maicon dona velocità alla squadra e Forlan sembra sempre più in palla. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma i nerazzurri tengono bene il pallino del gioco e i ragazzi di Mazzarri non danno occasione a Julio Cesar di sfiorare il pallone. Nel mezzo un gol giustamente annullato a Pazzini e un’ammonizione per Obi che neanche il re della fantascienza J.J.Abrams avrebbe potuto immaginare.
Tutto questo fino al quarantunesimo minuto, quando lo Spock del fischietto concepisce un rigore per fallo fuori area e un’ammonizione (giusta, questa sì) per Obi, lo stesso di cui sopra. Julio Cesar para ma Campagnaro, già in area al momento del calcio di Hamsik, ribatte in rete. Da lì in poi è un ovvio monologo Napoli: una squadra pluricentenaria non ha le forze per controbattere le discese di undici indemoniati. Quando poi Mazzarri capisce di poter sfruttare l’uomo in più sostituendo il suo uomo in meno, Pandev, la partita finisce e all’Inter, privata anche dell’espulso Ranieri (anche ieri sera impeccabile nell’impostazione del match), non resta che subire un’immeritata umiliazione.
E’ impossibile non parlare di arbitri. Come si fa a evitarlo?
Infatti ne parla anche Mazzarri che fa notare come ci fossero dei falli non fischiati a danno di Lavezzi. Un po’ come parlare degli omicidi di OJ Simpson e far notare che tutto sommato giocava bene a football. Nel contempo i tifosi napoletani difendono Rocchi a spada tratta. Come non farlo dopo che l’anno scorso gli stessi tifosi gli avevano dato del venduto e dell’incapace dopo Milan-Napoli?
Onore agli azzurri che non vincevano nella Milano nerazzurra da 17 anni e non possono certo essere incolpati dell’incapacità altrui. A noi non resta che confidare in una squalifica esemplare per Rocchi, magari maggiore di quella che prenderà quello “scorretto” di Obi.
Giovanni Cassese
This post was last modified on 8 Ottobre 2013 - 22:56