Non succedeva dalla vittoriosa trasferta di Cagliari del 17 ottobre 2010, ovviamente terminata senza subire gol, che l’Inter potesse disporre per intero del pacchetto difensivo che le ha permesso di raggiungere i tetti d’Europa e del Mondo. Dopo quella vittoria per 1-0 firmata da Samuel Eto’o, complice soprattutto il grave infortunio occorso a Walter Samuel pochi giorni più tardi, Julio Cesar,Maicon, Lucio, lo stesso Samuel e Chivu non sono più riusciti a ritrovarsi tutti insieme per difendere la porta nerazzurra. Fu proprio da quel momento che l’equilibrio all’interno della squadra divenne precario, complici continui cambi di interpreti e diversi infortuni che ne hanno indebolito le prestazioni.
L’arrivo a gennaio di Andrea Ranocchia dal Genoa fu come una manna dal cielo ma, nonostante ciò, soprattutto con l’arrivo di Leonardo in panchina al posto di Rafael Benitez, la difesa dell’Inter non mostrò più quella compattezza che la caratterizzò negli anni dei successi Mourinhani. Ora però, a distanza di un anno esatto, nella trasferta di Catania sembra esser giunto il momento di ricomporre quel quintetto che ai più parve imperforabile. Julio Cesar permettendo, infatti, nella trasferta di sabato contro gli etnei, Claudio Ranieri dovrebbe riuscire a tornare all’antico con l’Acchippasogni in porta, a destra Maicon, centrali Samuel e Lucio, e a sinistra Christian Chivu. Il brasiliano e il rumeno sembrano recuperati dai rispettivi acciacchi, e per la sfida di Catania dovrebbero essere disponibili.
Nonostante l’ottimo stato di forma di Yuto Nagatomo, che comunque si aggregherà ai compagni solo nella giornata di giovedì dopo gli impegni sostenuti con il suo Giappone, Claudio Ranieri probabilmente si affiderà a Chivu sulla sinistra, per garantire una maggiore compattezza al reparto. Vista la già costante spinta sul binario destro di Maicon, sul lato mancino il tecnico di Testaccio preferisce cautelarsi con l’esperienza del trentunenne rumeno. Probabilmente, i due terzini di spinta li vedremo contemporaneamente solo nelle gare interne a San Siro, quando molte squadre si presenteranno con difese ermetiche, da scardinare sfruttando le incursioni su entrambe le fasce. Per ora però, è giusto trovare l’equilibrio di un tempo. E anche in fretta.