Non vi è dubbio che il tecnico romano stia facendo comunque un buon lavoro, nonostante i risultati piuttosto altalenanti. La squadra è sicuramente più ordinata e meno sciagurata di quanto non lo fosse con Gasperini, ma purtroppo, soprattutto nei secondi tempi, si assiste regolarmente a un crollo fisico e psicologico di quasi tutti i giocatori. E’ qui che sarebbe indispensabile usufruire delle forze nuove acquistate nel mercato estivo. Ma i dubbi sugli acquisti effettuati da Branca & co, si sono trasformati in tristi realtà. Alvarez e Zarate non vengono impiegati con la giusta continuità per rendere al meglio, e tuttora, gol di Maurito a Mosca a parte, restano oggetti misteriosi della rosa. La classe e la tecnica dell’ex Velez non sono di certo in discussione, ma i suoi ritmi al momento non sembrano adatti al nostro campionato. Diego Forlan, arrivato teoricamente per sostituire un certo Samuel Eto’o, non è certo il campione capace di togliere le castagne dal fuoco nei momenti bui come faceva il camerunese nella scorsa stagione. E, come se non bastasse, l’infortunio che si è procurato in nazionale lo terrà fuori causa per almeno un mese. Jonathan, arrivato come vice Maicon, non sembra nemmeno in grado di allacciare le stringhe al colosso brasiliano, che fortunatamente è tornato a dettare legge sul binario destro. Castaignos e Poli, per ragioni differenti, non pervenuti.
Anche la questione del Fair Play ha stancato i tifosi nerazzurri che, attualmente, si trovano in piena zona retrocessione da campioni del Mondo in carica. Ranocchia e Pazzini a parte, sono già due anni che l’Inter fallisce il mercato. Prima la quasi completa assenza di arrivi nell’estate 2010 con i soli Biabiany e Coutinho a rinforzare la rosa contro la partenza di Mario Balotelli alla volta di Manchester. Quest’anno, l’addio di Eto’o è stata rimpiazzato solo numericamente dagli innesti di Forlan e Zarate. Il vento deve cambiare, non c’è più tempo per restare a guardare.