C’è profonda delusione in casa nerazzurra per la sconfitta contro il Catania. L’espressione più gettonata nel dopo-partita è “passo indietro”. Nessuno vuole usare come alibi il generoso rigore concesso da Orsato agli etnei. Una squadra come l’Inter non può passare in vantaggio in trasferta e farsi recuperare come una provinciale qualsiasi.
Ranieri non si nasconde e ammette gli errori: “In preparazione di partita avevamo detto che dovevamo fare punti, ci stavamo riuscendo e invece torniamo a casa senza, questo fa male. Eravamo stato compatti, pratici, perfetti, nel primo tempo, mentre poi nel secondo abbiamo concesso due contropiedi che non dovevamo. Dovevamo restare compatti come nel primo e invece non ce l’abbiamo fatta. È un momento no. Abbiamo visto che quando il Catania spingeva facevamo fatica, poi il gol del pari ci ha disunito, una frustata in faccia, abbiamo voluto reagire subito e ci siamo disuniti”. Sull’arbitraggio poi abbandona subito la tecnica mourinhiana della polemica per ritornare al classico stile inglese: “Non so quanto ci sia o quanto il giocatore del Catania sia già in fase di caduta. Sono momenti che non sono dalla nostra parte. Ci può comunque stare che abbia dato rigore perché è difficile vedere che il portiere aveva tolto le mani e il ragazzo era già in caduta. Comunque l’arbitro in generale ha diretto bene. Senza incolpare il direttore di gara che, ripeto, ha diretto in maniera ottima, siamo sfortunati negli episodi“. In ogni caso per l’Inter si tratta del quarto rigore a sfavore in sei giornate di campionato: un record negativo che, al di là delle tesi complottiste, deve far riflettere.
Anche l’autore del gol Cambiasso non usa mezzi termini: “Questa è una partenza che nessuno si sarebbe mai aspettato, faccio fatica ad analizzare la situazione: c’è sicuramente una somma di fattori. Mi dispiace soprattutto perché c’era comunque stata una bella ripresa tra Bologna e Mosca e invece adesso c’è stato un passo indietro. Ma dobbiamo ritrovare la lucidità per affrontare la situazione”. La parola d’ordine è ripartire.
Chiudiamo con le parole del capitano, negativamente sorpreso per quest’inizio di stagione: “Siamo qui a parlare di un’altra sconfitta e di tanti gol subiti” ha detto Zanetti “non è da noi. Dobbiamo cambiare testa. Stiamo parlando di un inizio che nessuno si aspettava, siamo delusi e amareggiati come lo sono anche i tifosi, ma dobbiamo restare uniti. Cerchiamo di riprenderci perché questa squadra può dare ancora molto”.