Dopo la vittoria contro il Lille la squadra nerazzurra è prima nel girone di Champions League con sei punti in tre partite. La gara contro Hazard e compagni ha lasciato in eredità un’Inter capace di soffrire e difendersi in maniera più ordinata. E se anche Julio Cesar è in stato di grazia, allora è più facile che la porta resti inviolata.
Chiuso il capitolo europeo, per mister Ranieri arriva il compito più difficile: riportare in carreggiata la squadra anche in campionato. Le due sconfitte contro Napoli e Catania hanno ancorato i nerazzurri al penultimo posto in classifica, a quota 4 punti. Adesso un trittico di partite delicate: Chievo, domenica in casa, e Atalanta, nel turno infrasettimanale, sono due test importanti per capire dove può arrivare la squadra ma soprattutto essenziali per affrontare senza eccessive pressioni la terza gara, il big match contro la Juventus del 29 ottobre.
Chievo e Atalanta sono tra le squadre più in forma del momento. Domenica pomeriggio la formazione di Di Carlo ha bloccato sul pareggio la Juventus prima in classifica. La solidità del collaudato 4-3-1-2 dei veronesi è una garanzia. L’Atalanta è la vera rivelazione di questo inizio stagione: gli orobici non si sono fatti intimidire dalla pesante penalizzazione e hanno subito colmato il gap grazie a ottime prestazioni. Domenica la difesa nerazzurra ha reso inefficaci le punte dell’Udinese, una squadra che di gol ne segna, e anche tanti. Infine la Juventus, che quando affronta l’Inter può contare sempre su risorse sconosciute.
Queste tre partite saranno fondamentali per definire gli obiettivi dell’Inter. In campionato la distanza dalle prime è di otto punti. Non molti dato che siamo alla settima giornata (sesta effettiva). Il tempo per recuperare c’è ma è necessario inanellare una serie di risultati positivi in modo da aumentare il morale del gruppo e dare quella tranquillità che, soprattutto nel secondo tempo di Catania, è mancata. Più che allo scudetto il primo pensiero al momento per Claudio Ranieri è rigenerare fisicamente la squadra, recuperare gli acciaccati e ragionare di partita in partita. Solo così si può pensare a una risalita in campionato e puntare alle prime tre posizioni che consentono l’accesso alla prossima Champions League.