L’argomento qualità è d’attualità anche in casa nerazzurra: la scelta di Ranieri di puntare sul talento convalescente di Motta e Sneijder e quello sregolato di Zarate si rivela vincente, fornendo la possibilità alla manovra nerazzurra, comunque boccheggiante, di trovare spazi che i soli Cambiasso e Zanetti non sono in grado di sfruttare. Il gol è un capolavoro, un quadro di perfezione, un puzzle di genialità di cui Pazzini in questo momento può essere l’unico risolutore.
Ma alla fine è il Lille a fare la partita: esprime un bel gioco e si rende spesso pericoloso, scontrandosi con un Julio Cesar (finalmente) impeccabile. I francesi chiudono il match collezionando il triplo dei tiri tentati e il quadruplo dei calci d’angolo non sfruttati. Mentre l’Inter porta a casa i tre punti grazie a una partita di sacrificio, condita da un gran gol trovato nell’unica occasione avuta dal suo bomber e da una grande prestazione del portiere. Allora viene il dubbio che la vera provinciale non fosse il Lille, ma l’Inter. Del resto anche una vittoria da provinciale vale tre punti. Tocca solo abituarsi.
Giovanni Cassese
This post was last modified on 8 Ottobre 2013 - 23:41