Julio Cesar 6 – Ordinaria amministrazione nel primo tempo, un brivido e una grande parata nel secondo. Dopo un mese in cui gli era capitato troppo spesso di raccogliere la palla in fondo alla rete, l’estremo difensore nerazzurro riesce finalmente a portare a termine la partita senza subire gol. Non gli succedeva da Inter-Roma del 17 settembre.
Maicon 7 – Il “freccia nerazzurra” è tornato a dettare legge sul binario destro. Arriva ripetutamente sul fondo e, anche se gli manca un po’ di precisione nei cross e nelle conclusioni, è comunque il pericolo numero uno per la difesa gialloblu. MVP
Lucio 6,5 – Dopo aver toccato il fondo nella trasferta di Catania, il centrale brasiliano ha invertito la rotta. Annulla un cliente scomodo come Pellissier, confermando quanto di buono aveva fatto vedere contro il Lille. Dominatore assoluto dell’area nerazzurra.
Chivu 6,5 – Seconda partita consecutiva da centrale, seconda vittoria per l’Inter. Evidentemente lo sfogo di dieci giorni fa gli è servito per trovare la giusta determinazione. Se quella nerazzurra non è più la difesa peggiore del campionato il merito è anche suo.
Nagatomo 6 – Decisamente più attento e ordinato rispetto alle ultime apparizioni. Bene in fase difensiva, trova anche il tempo per qualche sortita nella metacampo avversaria.
Zanetti 7 – Non ci sono più parole per descriverlo. Corre dall’inizio alla fine, quasi senza avvertire la stanchezza. Con Cambiasso e Thiago Motta come compagni di reparto, è lui che deve garantire quantità e dinamismo al centrocampo nerazzurro. Compito portato a termine in maniera esemplare.
Thiago Motta 6,5 – Che non sia un fulmine è risaputo, ma la sua qualità è indispensabile per le geometrie della squadra. La buona prestazione che offre è impreziosita dal gol che regala all’Inter la prima vittoria casalinga della stagione.
Cambiasso 6 – Avrebbe bisogno di rifiatare ma Ranieri non può rinunciare a lui proprio adesso che la squadra sta trovando un equilibrio. Da vero allenatore in campo, guida i compagni aiutandoli a mantenere le giuste distanze tra i reparti.
Sneijder 5,5 – Il fatto che il suo rientro sia coinciso con due vittorie non può essere un caso. Wesley, però, è ancora lontano dalla migliore condizione e viaggia a corrente alternata. Giusto che il mister lo preservi: là davanti è uno dei pochi in grado di accendere la luce. (Stankovic 6,5 – Un passo avanti rispetto alle ultime prestazioni. Ci vuole tempo perchè entri in forma ma riesce comunque ad avere un buon impatto sulla gara: va vicino al gol del raddoppio e serve a Castaignos un assist che varrebbe da solo il prezzo del biglietto)
Zarate 5 – Ranieri gli offre un’occasione importante per trovare continuità dopo la buona prestazione di Lille, ma lui la spreca. Benino nel primo tempo, male nella ripresa. Decisamente troppo altalenante. (Obi 6,5 – Gioca solo i minuti di recupero ma riesce comunque a dare il suo contributo gestendo da veterano l’ultimo pallone della partita).
Pazzini 5,5 – Spesso si trova da solo a lottare contro la fisicità dei due centrali gialloblu. Tanto lavoro sporco ma poche giocate da “Pazzo”. La colpa non è solo sua, ma è normale che da lui ci si aspetti di più. (Castaignos 5,5 – Finalmente si rivede in campo il giovane olandese, finito nel dimenticatoio dopo la disfatta di Novara. I movimenti sono quelli giusti, ma quando gli capita sui piedi la palla per chiudere il match, spreca in malo modo da posizione favorevole).
Alessandro Suardelli