Qualche giorno fa, Christian Chivu aveva tuonato così in un’intervista: “Sono un difensore centrale. E’ da quattro anni che lo dico. Mi hanno sempre fatto fare il terzino, ma quello non è il mio ruolo. Cambiano molte cose giocando da centrale o sull’esterno”. Con gli infortuni di Samuel e Ranocchia, Claudio Ranieri nelle ultime due uscite lo ha schierato al centro della difesa al fianco di Lucio, proprio come predilige il rumeno, che ha disputato due gare di spessore. Infatti, sia in Champions contro il Lille che in campionato nella gara con il Chievo (entrambe vinte 1-0 dalla compagine nerazzurra), Chivu si è disimpegnato alla grande, garantendo copertura, solidità difensiva e una buona impostazione di gioco. Soprattutto questo aspetto, non è da sottovalutare, considerando che tutti gli altri difensori centrali dell’Inter, da Lucio a Samuel, da Cordoba a Ranocchia, fanno fatica a far partire l’azione.
Sarà un caso o frutto di una squadra nel complesso più attenta e compatta di prima, ma nelle due gare giocate da Chivu come difensore centrale, l’Inter non ha subito gol, evento, in questa stagione, più unico che raro. Infatti, Zanetti e compagni erano riusciti fin qui a mantenere la propria porta inviolata solo nello scialbo 0-0 in casa con la Roma di settembre. Proprio ieri, in merito alle buone prestazioni di Christian, Ranieri ha detto la sua: “Spostarlo quando rientrerà un difensore centrale? Non è detto che lo sposti, abbiamo bisogno di tutti, lui adesso sta facendo molto bene, sta guidando la difesa con molta applicazione, poi avrò il tempo di recuperare bene Samuel, Ranocchia e Cordoba“. Certo, quando rientreranno soprattutto Ranocchia e Samuel sarà difficile lasciare in panchina qualcuno, ma con tutte le partite che ci sono da giocare, quattro centrali di questo calibro non possono che far comodo.
La duttilità e la classe dell’ex Roma, non possono che essere utili alla squadra. E’ proprio per questo che i dirigenti nerazzurri, dovranno pensarci bene prima di lasciar partire Chivu a parametro zero a fine stagione. Infatti, il contratto del rumeno scadrà il prossimo giugno e, fino a questo momento, il telefono di Becali, procuratore del giocatore, non è ancora squillato.