Ed eccone un altro. L’appuntamento con il rigore fischiato contro l’Inter si è ripetuto anche a Bergamo, il quinto in otto gare di campionato. E, come tutti, gli altri, anche questo è parso quantomeno dubbio. Su una palla filtrante per Marilungo, il giovane attaccante atalantino strattona per primo Christian Chivu che tenta di fermarlo e, nel prosieguo dell’azione, taglia la strada al rumeno. Inevitabilmente, inizia un classico corpo a corpo tra difensore e attaccante che porta entrambi a terra: Valeri sembra voler lasciar correre ma per il suo assistente è calcio di rigore, l’ennesimo, tra l’incredulità dei giocatori dell’Inter. Poi ci pensa Castellazzi ad ipnotizzare Denis, che calcia debolmente sulle gambe dell’ex doriano.
Al termine della gara, l’amministratore delegato Ernesto Paolillo, sempre in modo garbato e senza scappare su uno scooter come fanno altri, sottolinea come sia diventato facile assegnare rigori contro l’Inter, anche nel dubbio: “Ho la sensazione che il problema non sia la volontà o la cattiveria degli arbitri ma credo che sia psicologico, perchè si pensa che non si sbaglia andando contro l’Inter. Io vedo spesso episodi in altre partite e nel dubbio giustamente non viene dato il rigore. Purtroppo questo sta accadendo. Dico questo probabilmente perchè noi siamo sempre buoni,stiamo sempre zitti, accettiamo tutto e nel dubbio pensano di poter fischiare tutto perchè tanto noi non ci lamentiamo, il che è diverso”.
Paolillo, nonostante le sue dichiarazioni, sottolinea comunque il fatto di non sentirsi vittima di una congiura, anzi: “Non è una congiura ma c’è una serie di eventi negativi su rigori assolutamente dubbi o inesistenti, come quello contro il Napoli, che alla fine hanno provocato qualche perdita di punti importanti. Cinque rigori in otto partite è un record di cui farei volentieri a meno”.
L’amministratore delegato nerazzurro però, non attribuisce totalmente le colpe agli arbitri per l’inizio di stagione balbettante dell’Inter: “Indubbiamente la classifica è dovuta anche alle partite che abbiamo giocato male e questo nessuno lo discute, e nessuno vuole trovare nei rigori che abbiamo preso contro un alibi. E’ vero anche che, se andiamo a vedere, questi rigori ci hanno portato una perdita di punti. Questo anche quando abbiamo giocato male alcune partite, i rigori contro non li meritavamo”. Sabato sera, a San Siro, arriva la Juve: “E’ una partita delicatissima e mi rendo conto della difficoltà in cui si trovano gli arbitri in queste partite”. Speriamo che, almeno il derby d’Italia, venga deciso dalle giocate dei campioni in campo. Possibilmente, da quelli in maglia nerazzurra.