L’Inter resta ferma a 8 punti in classifica, ma l’allenatore nerazzurro ribadisce che “non dobbiamo guardarla adesso perchè come ho detto ieri ci sono ancora 84 punti, ma è chiaro che oggi era meglio vincere che perdere. Vengo via da San Siro con un dolce-amaro in bocca: dolce perchè la squadra ha lottato, ha combattuto contro la Juventus, pur essendo noi un po’ incerottati; amaro perchè abbiamo perso”.
Capitolo Juventus da dimenticare, mercoledì torna la Champions League e il Lille: “Dovrò fare i conti, come li sto facendo, con i problemi di alcuni giocatori: Maicon non stava già tanto bene nella partita di oggi, Cambiasso ha avuto Del Piero che gli è caduto sopra. A livello psicologico questa sconfitta però non deve avere nessuna ripercussione, adesso dobbiamo solo fare i conti con chi è in una buona condizione fisica. Se la Juventus è da scudetto? Si, sta lavorando bene e ha il tempo per farlo, ma io non demordo: oggi ero molto curioso di vedere la squadra più in forma del campionato contro di noi, che non stiamo tanto bene. In fondo abbiamo giocato entrambe, abbiamo corso in ugual misura, non ho visto questo strapotere fisico da parte dei nostri avversari“.
Castaignos in campo al posto di Zarate nella ripresa, Ranieri spiega la sua scelta: “Luc è stato timido, l’avevo messo per attenuare la spinta di Lichtsteiner. Avevamo deciso di aspettarli e se dovevamo andarli a prendere di farlo tutti insieme, ma non l’abbiamo potuto far sempre. Ho cercato di correre ai ripari mettendo Castaignos a coprire la fascia sinistra, ma non ci siamo riusciti e ribadisco che io in questo momento devo anche fare i conti con lo stato fisico della mia squadra. Zarate? Stava bene, quella è stata proprio una mia scelta tattica, a Mauro ho detto: ‘Non meriti di uscire, ma devo fare qualcosa per aiutare la squadra‘. Sapevo che saremmo andati calando con il passare dei minuti perchè non stiamo tutti bene e questi piccoli infortuni ti fanno pensare a come puoi aiutare la squadra. Riequilibrando speravo di trovare il gol del pareggio, non ci siamo riusciti ed è un peccato. Obi – prosegue Ranieri – ha spinto molto bene, ci dava la profondità, ma certamente non può essere Stankovic che sa stare nel posto giusto al momento giusto. Milito è stato risparmiato nell’ottica che anche lui non sta in grandissima forma, sperando che torni il Milito che noi tutti conosciamo”.
A proposito dell’impiego dei giocatori più giovani Ranieri confessa: “Mi aspettavo Castaignos meno timido perchè in allenamento è quello più in forma, corre e fa gol. Alvarez invece ha fatto benissimo. Ma una cosa hanno questi ragazzi: la determinazione e il cuore e da questo dobbiamo ripartire”. E a chi fa notare a Ranieri che il rigore per il contatto Castellazzi-Marchisio doveva essere fischiato, l’allenatore nerazzurro risponde: “Dalla panchina ho visto che poteva essere fischiato, per questo io dico sempre agli arbitri ‘spero che abbia visto bene’ perchè dalla loro parte si vede meglio”.
Ai microfoni di Mediaset, il mister continua: “Sono amareggiato per la sconfitta, soddisfatto per la prestazione, soprattutto nel primo tempo. Il cambio di Zarate nasce dal fatto che eravamo in difficoltà sulla fascia sinistra, volevo un po’ più di copertura pur sapendo di perdere la verve dell’argentino, ma la coperta è un po’ corta. Nella ripresa siamo stati più equiliubrati avendoli, a nostra volta, messi meno in difficoltà. Che cosa mi ha detto il presidente Moratti? Come noi era dispciaciuto, ma sappiamo che ora non dobbiamo guardare la classifica, ma andare avanti gara dopo gara. Io credo in questo gruppo, credo che possiamo rimontare, dobbiamo guardare dove siamo a Natale, credo in questi calciatori e nel loro orgoglio. Rizzoli? Ha diretto bene, ci può stare l’errore da una parte o dall’altra, ma ha tenuto in pugno la gara. Dalla panchina sinceramente, il rigore per la Juventus ci poteva stare. Il nostro momento è condizionato da un’estate che per l’Inter è stata difficile, tra impegni e infortuni, quindi devo usare il bilancino”.
Poi, sulle telefonate tra lui e José Mourinho delle quali si è scritto oggi sui quotidiani, l’allenatore nerazzurro schiarisce che “in realtà c’è stato solo un contatto, un ‘in bocca al lupo’ dal telefono del nostro team manager”.
“Tutti sono utili alla causa – conclude Ranieri ai microfoni di Rai Sport – per il momento alcuni non riescono a tenere le tre partite a settimana, quindi devo centellinare le forze. Avremmo bisogno di allenarci, ma non abbiamo il tempo di farlo, però abbiamo affrontato tre squadre di corsa, come Chievo, Atalanta e Juventus, e abbiamo retto, mentre in precedenza alla lunga uscivamo di scena. Quindi, io vedo dei progressi“.
Fonte: inter.it