Gli interisti, abituati a passare le loro domeniche di maggio in giro per Milano a fare caroselli per festeggiare i successi della Beneamata, vorrebbero evitare di passare l’estate studiando gli itinerari per Gubbio e Nocera. Molti vorrebbero dare sfogo ai pensieri che tormentano le giornate di questo pazzo autunno. A rendere pubbliche le preoccupazioni di tutti ci hanno pensato ex giocatori e tifosi illustri.
Tutti i mezzi di comunicazione sono ottimi strumenti per esprimere il proprio dissenso e le proprie paure, dalle reti televisive ai social network. Sabato sera poco prima dell’ennesima Caporetto nerazzurra ci aveva pensato Lothar Matthäus a dare la scossa ai microfoni di Sky: “Tanti anni fa c’ero anche io, ma oggi l’Inter deve vincere, deve avere una reazione e deve fare i tre punti. Non hanno fatto dei buoni risultati, il mio cuore piange“. Scossa che non è servita a rianimare un paziente ormai in coma vegetativo, e al termine della gara, negli studi di Mediaset Premium, il mai così rimpianto Lele Oriali ha espresso il suo pensiero: “Stasera c’era la possibilità di cambiare il trend negativo e non è stata sfruttata. Ora bisogna rimboccarsi le maniche perché la classifica è veramente deficitaria“.
È andata peggio a Walter Zenga che in un sabato è riuscito a fare il triplete delle delusioni. Questo il suo messaggio su Twitter: “Bel sabato! Io ho perso, l’Inter pure e la Samp anche! Mah vado a rivedere la partita. Notte da Dubai, un abbraccio a tutti!”. Infine, sempre su Twitter, Valentino Rossi, che si fa chiamare “Dottore” mica per niente, con la solita spensieratezza romagnola ha espresso lo stato d’animo base di tutti i tifosi nerazzurri nonché la causa di questo coma vegetativo del paziente Inter: “Una volta c’erano Eto’o, Milito, Stankovic e Samuel… adesso Alvarez, Castagnos, Obi e Jonathan. La vedo scura…”.
Si salvi chi può ma, soprattutto, si salvi l’Inter.
This post was last modified on 31 Ottobre 2011 - 18:27