Eden Hazard, talento belga classe 1991, lascerà la Francia e, in particolare, Lille la prossima estate. Non è una fantasia dei media ma è lo stesso giocatore ad annunciarlo in un’intervista. Alla finestra c’è l’Inter che valuta in che modo arrivare al talentuoso calciatore degli attuali campioni di Francia.
Se nelle passate settimane, in successione, prima il presidente del club francese, poi il suo procuratore, avevano aperto a una possibile cessione del ragazzo, adesso è proprio il 20enne belga a parlare. Queste le parole, riportate dal giornale L’Equipe: “Mi piacerebbe giocare all’estero. Sono rimasto qui perché avevo alcune cose sulle quali migliorare, ma ora sono pronto per una nuova avventura. Non credo di restare in Francia. 50 milioni per me sono un po’ troppi, ma non mi piace parlare di cifre. C’è troppa attenzione nei miei confronti e spesso vengo messo a disagio”.
Chiaro sintomo di un piccolo malessere del ragazzo a cui la maglia del Lille va stretta perchè vorrebbe puntare a vincere qualcosa in un grande club. L’Inter è interessata al ragazzo ma la sua quotazione è proibitiva per le casse nerazzurre. L’attenzione al “financial faiy play” (ribadita recentemente dall’amministratore Paolillo) non consente di fare spese folli se non ci sono più ricavi. Tradotto Eden Hazard resterà un sogno per Moratti e tifosi.
In più c’è da far notare anche un altro aspetto. Il ragazzo gioca nel ruolo di trequartista. Wesley Sneijder è ancora giovane e può dare ancora molto alla causa nerazzurra. A meno che la prossima estate, sempre in ottica fair play finanziario, non sia lui il candidato a cambiare maglia. In quel caso, allora, la corsa a un sostituto potrebbe prevedere un forte investimento sul giocatore del Lille.
Nella prossima finestra estiva di mercato anche i grandi club europei punteranno ad accaparrarsi le prestazioni del talentuoso 20enne. Zidane lo segue con occhio particolare per il Real Madrid, Arsene Wenger ha già provato a strapparlo al Lille nella passata finestra di mercato. Insomma la concorrenza si farà agguerrita e ci sarà il rischio asta. Il caso Sanchez ha insegnato che, in questi casi, l’Inter non ha risorse sufficienti per poter competere con i club inglesi e spagnoli.