Genoa-Inter è la sfida del ricordo per molti giocatori nerazzurri che, nel corso degli anni, hanno percorso l’autostrada A7 in direzione Milano. Tra questi spiccano sicuramente Diego Milito e Thiago Motta.
Anche se per motivi diversi, entrambi devono ringraziare Enrico Preziosi: il Principe è stato lanciato dal patron rossoblu nel grande calcio mentre l’italobrasiliano ha iniziato proprio a Genova la sua seconda vita calcistica. Dimenticato dal Barcellona e senza contratto perchè, secondo molti addetti ai lavori, era da considerarsi un giocatore finito, Motta ha potuto rilanciarsi grazie all’occasione concessagli dal presidente dei Grifoni che ha investito su di lui, sfruttando ancora una volta tutta la sua lungimiranza. Nel capoluogo ligure è diventato il perno imprescindibile per il centrocampo di Gasperini e, insieme al Principe Milito, è stato protagonista di un’annata spettacolare, conclusasi con l’approdo alla Pinetina l’estate successiva.
Il centrocampista della nazionale italiana ha parlato questo pomeriggio ai microfoni di Sky Sport 24 e ha espresso la sua volontà di ritornare un giorno a giocare con la maglia rossoblu: “Spero di tornare al Genoa in futuro. Preziosi è stato l’unico a volermi quando ero infortunato”. Thiago poi ha parlato della situazione dell’Inter in campionato e della partita contro il Lille: “In campionato possiamo arrivare lontano, ma in questo momento sembra tutto impossibile. La partita contro il Lille? E’ stata una bella vittoria, che ci ha permesso di fare un passo avanti importante”.
Infine una battuta anche sul suo compagno Milito: “Quando sta bene fa ancora la differenza“. L’ex Genoa e Barcellona è da poco rientrato nel gruppo e, stando alle statistiche, con lui in campo l’Inter sa solo vincere. Un amuleto, un portafortuna? No, soltanto un geomentra del centrocampo capace di dettare tempi e giocate come in pochi sanno fare nel panorama calcistico internazionale. Gli infortuni sono sempre stati il suo tallone d’Achille ma ciò non gli ha impedito di giocare e vincere con maglie importanti.
Il suo rientro è stato fondamentale per Ranieri e per tutta la squadra. La sua voglia di ritornare un giorno a Genoa è la dimostrazione di quanto anche il lato umano nel calcio conti molto. Per fortuna, in un universo pervaso dall’avidità, c’è ancora qualcuno che riesce a dimostrarsi fuoriclasse anche fuori dal campo.