Wesley Sneijder, in ritiro a Noordwijk con la nazionale olandese, ha rilasciato un’intervista in cui ha analizzato l’inizo di stagione dell’Inter. Il “Genio di Utrecht”, che quest’estate sembrava avesse già in mano il biglietto aereo per Manchester, oggi si ritrova a essere il leader di una squadra che naviga in un mare forza 13 (o meglio, meno 13).
Wes analizza sia l’andamento della squadra in campionato, sia i risultati ottenuti in Champions League. Per quanto riguarda la situazione in Serie A, il numero 10 nerazzurro spiega: “Piano piano dobbiamo cercare di raccogliere punti in campionato. Ma lo diciamo ogni settimana. Se non riusciamo a raccogliere mai i tre punti, si farà sempre più difficile”. Dichiarazione che si commenta da sè: a quanto pare anche la squadra è consapevole del fatto che bisogna invertire la rotta il prima possibile e inanellare un filotto di vittorie consecutive per recuperare il terreno perduto.
Paradossalmente la situazione in Europa è totalmente diversa. Infatti l’Inter è saldamente al comando del suo girone con 9 punti, sei dei quali conquistati in trasferta, ed è a una sola lunghezza dalla qualificazione matematica. In questo caso Sneijder, da gran campione qual è, ha smorzato gli entusiasmi dando sì merito alle maggiori motivazioni che possono derivare dal prestigio della competizione ma sottolineando anche la facilità del girone: “La Champions League è un torneo che fa storia a parte. E’ molto strana, magari quando giochiamo sentiamo dentro qualche motivazione in più. Ma devo anche dire che nel nostro girone non ci sono gli avversari più forti”.
L’augurio che ci facciamo noi tifosi è che Wesley prenda in mano la squadra e la riporti in alto (nel posto che le spetta), come fece quel sabato di fine agosto, quando si presentò a San Siro poche ore dopo il suo arrivo a Milano e, con le sue giocate, contribuì ad asfaltare gli avversari in maglia rossonera.