Due magri pareggi hanno caratterizzato il venerdì dei nazionali Alvarez e Sneijder.
In particolare l’argentino, nell’ennesima chance offertagli, ha dimostrato di mancare di spessore caratteriale. Il ct Sabella, grande estimatore di Ricky per le sue ottime qualità tecniche e la sua duttilità, complice lo stop di Angel Di Maria, l’ha schierato titolare al “Monumental” di Buenos Aires nella partita contro la Bolivia.
La cosa aveva particolarmente inorgoglito l’ex Velez, che aveva dichiarato ai microfoni di ESPN: “Questa convocazione è stata una sorpresa, ora cercherò di trarre il massimo da questa opportunità. Non è bello rimpiazzare un compagno di squadra infortunato, ma non posso permettermi di fallire. Darò tutto quello che ho per la mia Nazionale”.
Purtroppo la cronaca della partita, valida per le qualificazioni al mondiale del 2014, ha detto esattamente il contrario. Se è vero che a deludere è stata tutta la Seleccion, dal canto suo Alvarez non ha certo brillato e si è fatto notare solo per aver lasciato il posto a Lavezzi, che ha poi realizzato il gol del definitivo 1 a 1, rimediando al vantaggio di Moreno su clamoroso errore di Demichelis. L’Albiceleste ha colpito un palo con Pastore e si è vista annullare due gol (di Higuain e Messi), ma ha evidenziato ancora limiti importanti dal punto di vista dell’organizzazione di gioco.
L’Olanda di Wesley Sneijder (in campo per tutti i 90 minuti) è stata invece fermata dalla Svizzera sullo 0 a 0. La macchina da gol allenata dal ct Van Marwijk non è riuscita a perforare la solida difesa elvetica. Dall’altro lato, gli uomini di Ottmar Hitzfeld hanno dimostrato di saper giocare con ordine e di essere degli ossi duri per qualunque squadra (la Spagna campione del mondo ne sa qualcosa). Fra gli “italiani” buona la prestazione di Inler, che ha provato ad andare in rete con due bei tiri da fuori area finiti di poco a lato.
Francesco Carini