Questa prima parte di stagione, nonostante la qualificazione con una giornata d’anticipo agli ottavi di Champions League, ha messo in risalto un problema che da quasi due anni aleggia su Appiano Gentile: l’assoluto bisogno di intervenire sul mercato per ringiovanire una squadra giunta alla fine del ciclo più vincente della sua storia. Purtroppo per i tifosi della Beneamata, gli unici che sembrano andare controcorrente rispetto a questa necessità sono i dirigenti nerazzurri che, con gli occhi appannati dal fair play finanziario, continuano a sostenere che la rosa non abbia bisogno di troppe modifiche.
A gennaio bisognerà “riparare” sul mercato perché il rischio di non qualificarsi alla prossima Champions League è elevato e il danno economico e di immagine che ne deriverebbe sarebbe molto più ingente rispetto a un bilancio finale in passivo. Il primo rinforzo per Ranieri dovrebbe essere il centrocampista genoano Juraj Kucka. Da tempo il suo nome viene accostato all’Inter: inizialmente si pensava che il suo arrivo fosse programmato per l’estate 2012 ma, l’assoluto bisogno di forze fresche a centrocampo sembra aver anticipato i termini dell’operazione.
Anche perché il giocatore nei mesi scorsi non ha mai negato la volontà di approdare a Milano il prima possibile e ovviamente queste dichiarazioni hanno incrinato i rapporti con il Genoa. Ieri, in uscita dalla Lega Calcio, il presidente rossoblu Enrico Preziosi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Una di queste riguardava proprio il possibile approdo all’Inter dello slovacco già da gennaio. E qui Preziosi è letteralmente esploso: “Kucka? Personalmente, in questo momento non lo farei giocare nemmeno in Serie B. Se vuole andare via deve darsi da fare. Probabilmente le voci di mercato gli hanno fatto male, ma a quanto pare non è ancora un giocatore da Inter”.
Queste dichiarazioni lasciano intendere come i rapporti con il club ligure siano ormai compromessi. Il suo arrivo a Milano è quasi una formalità e i tifosi nerazzurri si augurano che l’aria di Appiano possa restituirgli in fretta il sorriso e, soprattutto, le prestazioni che l’anno scorso hanno fatto sognare Marassi.