Finito ai margini della rosa nerazzurra ormai da due anni, Ivan Ramiro Cordoba è giunto praticamente alla fine della sua carriera da giocatore nell’Inter, considerando che il suo contratto, in scadenza nel giugno 2012, non verrà rinnovato, così come quello di Cristian Chivu. Da senatore dello spogliatoio, il difensore colombiano ha analizzato la situazione in casa Inter ai microfoni dei cronisti di 7 Gold, parlando delle difficoltà nerazzurre, dell’espulsione rimediata da capitan Zanetti e della possibilità che il presidente Moratti decida di vendere l’Inter.
“Noi siamo i primi ad essere delusi da questo periodo, perché non vorremmo mai dare questi risultati ai tifosi. Siamo amareggiati, ma quest’amarezza deve darci la forza per rimediare e arrivare in una posizione di classifica che ci faccia arrivare in condizioni di ambire a qualcosa di importante“. L’espulsione di Zanetti, rimediata nella sconfitta di San Siro contro l’Udinese, sembra essere l’emblema del momento no di tutta la squadra: “Credo che Javier sa più degli altri che può capitare, quando succedono queste situazioni bisogna vedere solamente la volontà del giocatore e la sua è da ammirare. Non è da prendere come esempio della nostra situazione, perché in quel caso c’è un accumulo di tante cose che si possono pensare di sistemare. Piuttosto dobbiamo pensare alla prossima partita senza il Capitano, è da tanto che non succede. Dobbiamo pensare a giocare partita dopo partita e guadagnare i tre punti“.
In questo periodo, si parla molto anche della possibilità che Massimo Moratti possa decidere di vendere la società. Questo, il pensiero di Ivan Cordoba: “Non lo so, non so niente ma la famiglia Moratti ha dimostrato un senso d’appartenenza a questa squadra che fa diventare non commentabili queste voci, ma non penso comunque“. Poi, si conclude della sua posizione all’interno della squadra: “Abbiamo tanti giocatori, io mi rendo disponibile, rispetto le decisioni del mister – afferma il colombiano -. Sono pronto per giocare e spero di dare una mano alla squadra”. C’è bisogno anche della tua Ivan, anche se non in campo, per tenere unito uno spogliatoio che in un momenti di difficoltà necessità della tua esperienza e di quella di tutti gli altri senatori.