Voci contrastanti si alternano sul mercato nerazzurro. Se qualcuno sostiene che quelli di Moratti saranno acquisti “low cost”, altri parlano di esborsi importanti per giocatori in grado di fare la differenza e riacciuffare il terzo posto in campionato. Di certo la Beneamata non può permettersi più di puntare su promesse o giocatori troppo maturi, per non dire “alla frutta”. La mancata qualificazione alla Champions sarebbe un duro colpo per le finanze della società di corso Vittorio Emanuele, che si troverebbe “alleggerita” di almeno 20 milioni per la prossima estate. Kucka e Juan Jesus sono buoni giocatori, ma non fanno la differenza e non cambiano il corso di una stagione.
Nell’anno del Triplete, l’Inter si permetteva di tenere in panchina Mario Balotelli, uno che, al di là dei limiti comportamentali, sta dimostrando di essere decisivo anche in Inghilterra; adesso invece pone le speranze in Forlan, che, dopo il mondiale, ha perso lo smalto di un tempo, complici l’età (32 anni) e alcuni fastidiosi infortuni. Un crudele destino sembra accomunare “El Cacha” e l’Inter: la caduta libera dopo un 2010 di grazia. Autore di 63 reti in 101 match disputati con la maglia dell’Atletico Madrid fra la stagione 2008/2009 e quella 2009/2010, l’ex Colchonero ha dato segnali di cedimento dopo essere stato considerato il migliore giocatore della competizione disputata in Sudafrica. La stessa caduta è toccata all’Inter, dopo aver vinto tutto nelle due stagioni con José Mourinho in panchina.
Non aver puntato su Carlos Tevez dopo la cessione di Samuel Eto’o è stato un pessimo errore di valutazione, ma Branca e Ausilio possono cercare di tamponare a gennaio le maldestre valutazioni effettuate quest’estate. Dal Brasile arrivano buone notizie per i tifosi nerazzurri: il San Paolo non andrà in Coppa Libertadores e questo potrebbe essere il lasciapassare per arrivare a Lucas. Infatti, nonostante la squadra paulista abbia asfaltato il Santos per 4 a 1, proprio grazie ai gol di Lucas, di Cicero e alla doppietta di Fabiano, si è classificata sesta, a 59 punti e a una lunghezza dall’Internacional di Juan Jesus. I mancati introiti derivanti dalla più importante competizione sudamericana probabilmente non permetteranno al presidente Juvenal Juvencio di trattenere il suo gioiello, che, richiesto da mezza Europa ed amato da Moratti, potrebbe essere il più bel regalo di Natale per Claudio Ranieri.
Francesco Carini