Mai come in questo momento c’è la necessità di essere positivi…
“Credo sia sempre importante essere positivi. Quando sei in un momento negativo devi necessariamente essere ottimista, per riequilibrare la mente. Sappiamo di essere in un periodo difficile e per questo abbiamo bisogno dell’appoggio dei nostri tifosi. Restando uniti, riusciremo a venire fuori da questa situazione”.
Come mai nella lista dei convocati non c’è Sneijder? C’è stato qualche problema ulteriore?
“No, semplice prudenza. Avendo una partita ogni tre giorni non vogliamo rischiare. Meglio preservarlo”.
E’ diventato un problema giocare a San Siro?
“Purtroppo non riusciamo a far sì che giocare in casa sia un vantaggio. Ma con l’aiuto dei tifosi tornerà tutto normale”.
Cambiare spesso modulo non rischia di disorientare i giocatori?
“Questa potrebbe essere una bella scusa, ma noi non cerchiamo alibi. Nel calcio moderno è normale cambiare. Cambiamo spesso perchè non abbiamo mai gli stessi uomini. In ogni caso, se andate a vedere con attenzione, non abbiamo fatto grossi stravolgimenti nelle ultime partite”.
Si aspettava di avere una situazione così difficile dopo quasi tre mesi? Si è pentito di aver accettato il posto?
“Non me lo aspettavo, ma sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Inter. E ora lo ripeto con più forza, perchè questa è una grande famiglia”.
Quanto la disturbano le voci di un presidente arrabbiato?
“Non mi disturbano, perchè io ci parlo e so che non è come scrivono. E’ normale che sia dispiaciuto e che voglia una reazione, ma ci dà sempre tanto calore. Non è nè arrabbiato nè negativo. Il presidente capisce il nostro momento e ci sta vicino. Lo ringrazio pubblicamente per questo”.
Con tutti questi infortuni quanto è difficile avere un’identità di squadra?
“Quello che ci manca in realtà è il gol. Quando giochiamo più tranquilli, tenendo palla, non riusciamo a servire con i giusti tempi gli attaccanti; quando giochiamo più arrembanti creiamo di più ma senza concretizzare e rischiando di subire gol all’ultimo. Dobbiamo trovare il giusto equlibrio e stare più attenti. Adesso ritroviamo Maicon, che è un giocatore fondamentale, anche se non è al 100%. Tutti si ricordano l’Inter che ha vinto tutto, ma quella squadra non c’è più. Eravate abituati a vedere Eto’o sulla sinistra, Milito che faceva sempre gol, Maicon che andava su e giù. Andava tutto alla perfezione, ora non è così. Bisogna capirlo e anche i tifosi devono essere pazienti e starci vicini, altrimenti sarà tutto più difficile”.
Cosa manca a Poli per esordire?
“Poco o nulla. E’ un ragazzo sul quale conto molto. In allenamento lo vedo molto bene”.
Finora è uno dei campionati peggiori dell’Inter, ma in Champions non vinceva il girone dal 2008. C’è una spiegazione logica a tutto questo?
“Il calcio tante volte non è logico. E’ il bello del nostro sport. Non sempre la squadra più forte batte la più debole. Il calcio non è solo piedi, ma anche testa ed emozioni”.
Molte volte si è pensato che il vento fosse cambiato, poi siete crollati di nuovo. Questa squadra ha bisogno di uno psicologo?
“Stiamo lavorando tutti. Credo che in campo non si veda una squadra demotivata. Finchè vedete una squara che lotta potete stare tranquilli”.
Dirà qualcosa a Milito e Pazzini visto il momento che stanno attraversando?
“Sicuramente ci saranno delle parole ma non le studierò prima. Parlerò loro a cuore aperto. Hanno bisogno del calore di tutti”.
Domani l’Inter deve vincere. Rinforzerà più l’attacco o il centrocampo?
“Domani lo vedrete. Non voglio dare vantaggi a Delio Rossi, svelando in anticipo le mie mosse. Cercheremo di vincere ma senza assillo. L’ossessione nel volere a tutti i costi una cosa spesso ci ha portato a perdere. Dobbiamo ragionare giornata per giornata. Da quando è arrivato Delio Rossi la Fiorentina ha fatto bene, pareggiando con il Milan e vincendo con la Roma”.
I giocatori si sono resi conto che l’Inter non è più quella del Triplete?
“I ragazzi lo sanno e ce la stanno mettendo tutta. Prima andava tutto a favore, ora stiamo navigando contro vento. Dobbiamo essere sereni e superare i blocchi mentali”.
Quando è arrivato ha detto di avere grande fiducia nei giocatori. Dopo quasi tre mesi è ancora convinto che questa squadra abbia un futuro?
“Io non ho mai detto se questa squadra può avere o no un futuro. Di queste cose non parlerei sicuramente in conferenza stampa. Io dico solo che questa squadra ha tutto per rialzarsi e sta reagendo. Non ce ne va bene una ma continuiamo a lottare”.
This post was last modified on 9 Dicembre 2011 - 21:09