Nel giorno del novantesimo compleanno dell’ Avvocato Prisco e a pochi giorni dal giorno del decennale della sua scomparsa, la sua amata Inter conquista 3 punti fondamentali superando in casa per 2-0 la Fiorentina. Il rientro di Maicon che ha riportato sicurezza al reparto difensivo, un’altra prestazione superlativa del giovane Faraoni e il ritorno al gol di Pazzini in campionato dopo due mesi di astinenza hanno coinciso con la prima prestazione di stagione degna della squadra campione del mondo. C’è da sottolineare che la Fiorentina non è sembrata mai in partita.
Nel corso del primo tempo il dominio del campo è stato tutto a tinte nerazzurre. Al 3′ Coutinho mette Pazzini davanti a Boruc con una bella verticalizzazione, ma la zampata dell’attaccante è debole e il portiere viola fa sua la palla. L’Inter continua ad attaccare per tutto il primo tempo al 33′ è ancora pericolosa con un’incursione di Nagatomo che costringe Boruc a sradicargli la palla dai piedi in uscita. Finalmente sul finale del primo tempo la squadra di Ranieri riesce a passare: Coutinho pesca in area Pazzini che brucia Natali e Boruc in uscita prima di gonfiare la rete. Finalmente il Pazzo è riuscito a sbloccarsi a San Siro scacciando i fantasmi dello scivolone dal dischetto di una settimana fa.
Il secondo tempo inizia nel migliore dei modi per la Beneamata. Dopo 4′ dall’inizio della ripresa il raddoppio: affondo in area di Nagatomo su assist di Pazzini, Pasqual nel tentativo di spazzare fa carambolare il pallone sul giapponese, beffando Boruc. Si può dire che da questo momento, con 41 minuti d’anticipo, si è conclusa la gara. La Fiorentina non è in grado di reagire e regala molti spazi per l’Inter che più volte ha avuto l’occasione di segnare ancora. Clamorosa l’occasione al 76′, con Muntari che a pochi passi dalla linea di porta sbaglia il tocco, su perfetto assist di Maicon. Palla a lato con Pazzini che cerca invano di insaccarla. Dopo i tre minuti di recupero concessi da Tagliavento, il triplice fischio finale manda l’Inter negli spogliatoi con la consapevolezza di aver conquistato tre punti importantissimi e la speranza che non sia l’ennesima illusione dell’inizio di una rimonta.