Nonostante la soddisfazione per aver conquistato tre punti importantissimi, Claudio Ranieri predica calma, consapevole del fatto che non basta una vittoria per lasciarsi alle spalle i problemi: “Non parliamo di partita della svolta – chiarisce il mister al termine di Inter-Fiorentina – L’abbiamo consumata questa parola… (sorride, ndr). Non ci sono partite della svolta ma gare da giocare e da soffrire come stasera. E’ stata una prova d’orgoglio. Questa è una squadra che cade ma si sa rialzare, ringrazio i tifosi che sono stati magnifici, hanno rincuorato la squadra. Non ci arrendiamo: questi giocatori non sono finiti e lo vogliono dimostrare, stasera sono stati encomiabili tutti e anche il pubblico di San Siro. Ha coccolato la squadra come avevo chiesto e la squadra ha ricambiato con carattere, gioco e l’orgoglio di chi sa rialzarsi sempre”.
In quest’ottica è stato fondamentale il recupero di Maicon: “È uno della vecchia guardia, i ragazzi sanno che fa quella fascia mille volte su e giù – spiega Ranieri ai microfoni di Sky – Avevo solo un po’ paura perché deve ritrovare la condizione ma ha fatto bene, come tutti del resto”. Dai veterani ai giovani, con la splendida conferma di Faraoni: “Sulla fascia destra sta facendo bene: allunga, raddoppia, ottimo lavoro il suo”.
Altra nota positiva il ritorno al gol di Pazzini dopo 77 giorni di astinenza: “È stato importante, sono contento. Mi è spiaciuto solo sostituire Milito ma aveva preso una botta alla caviglia, se no l’avrei lasciato ancora in campo per dargli altre possibilità. È importantissimo per un attaccante ritrovare il gol, è l’aria che respira, quindi sono contento per questo ma anche per il fatto che non abbiamo subito reti. Ci sono tante note positive, i giovani ci stanno dando una mano, i più esperti non mollano mai. Andiamo avanti, passo dopo passo, con voglia e determinazione. Manca ancora un gioco corale di squadra, soprattutto se giochiamo con il 4-4-2, ma noi non molliamo. Dobbiamo far tornare il pubblico a San Siro: quando rivedremo lo stadio pieno vorrà dire che avremo fatto la partita della svolta. Quest’anno non siamo su un’autostrada, ma su una strada di campagna, con buche e sassi. Dobbiamo stare attenti”.
A chi gli domanda del mancato esordio di Andrea Poli, Ranieri risponde: “Di Poli penso positivo, lui è un centrocampista centrale di buona qualità e quantità, è pronto per il debutto, ma oggi ho scelto Muntari perché avevo bisogno di un giocatore mancino che potesse fare la fascia”.
In chiusura un commento sull’assenza del presidente Massimo Moratti allo stadio: “Il dottor Tronchetti ha fatto le veci del presidente che ci fa sempre sentire il suo calore. A Moratti dedichiamo la vittoria, la merita, perché ci è sempre vicino con affetto“.