Arrivato nell’ultimo mercato estivo in prezzo di saldo dall’Atletico Madrid per cercare di non far rimpiangere la partenza di Samuel Eto’o, Diego Forlan ha fin qui collezionato solo cinque presenze con la maglia nerazzurra, segnando un gol nella prima giornata di campionato a Palermo. Poi, a metà ottobre, ecco l’infortunio muscolare procuratosi in nazionale che lo ha costretto ai box fino ad oggi. Per la trasferta di Genova, infatti, Claudio Ranieri ha inserito anche l’attaccante uruguaiano nella lista dei convocati che andranno ad affrontare i Grifoni.
Dopo aver realizzato 40 gol con l’Independiente, 17 con il Manchester United, 59 con il Villarreal e 96 a Madrid con l’Atletico, il Cacha non ha nessuna intenzione di interrompere questa catena di gol che lo vede protagonista assoluto del calcio mondiale da dieci anni a questa parte. Nelle prime partite di questa stagione, Gasperini lo aveva impiegato come esterno d’attacco, ruolo a lui non troppo congeniale, abituato da sempre a giocare con un attacco a due punte come con Nihat a Villarreal e Sergio Aguero a Madrid. Ora, con l’avvento in panchina di Claudio Ranieri e il conseguente cambio di modulo che ha portato l’Inter a schierarsi ultimamente con due punte, Forlan potrebbe trovare la sua giusta collocazione al fianco di Pazzini, fungendo così da seconda punta, a far da raccordo tra centrocampo e attacco soprattutto in assenza di Wesley Sneijder.
In quel ruolo, l’uomo giusto sarebbe Zarate, ma l’argentino ha fin qui deluso ogni aspettativa. Ecco quindi per Forlan un’occasione d’oro per dimostrare a tutti che la partenza di Eto’o potrebbe non essere così dolorosa come sembra, perchè con i suoi gol e la sua esperienza, il Cacha ha tutte le carte in regola per disputare una stagione ad ottimi livelli. Magari non già da questa sera a Marassi, dove probabilmente Ranieri opterà per Zarate o, se dovesse recuperare dai suoi acciacchi, per Milito (al fianco di Pazzini). Ma la stagione è ancora lunga, e se Klose alla Lazio sta facendo sfracelli con 33 primavere sul groppone, non vediamo perché Forlan, con un anno in meno sulla carta d’identita e la stessa integrità fisica del tedesco, non possa fare altrettanto all’Inter. Bentornato Cacha.