Le cose, però, non si mettono bene. Giampaolo fatica a gestire la squadra. Dopo nove giornate i punti sono appena tre. Il gioco non decolla, Mutu prende tre giornate di squalifica, la città si prepara psicologicamente al peggio. Il 30 ottobre Campedelli prova a dare la scossa: via Giampaolo dentro Arrigoni.
Per il tecnico ex Bologna e Livorno è una grande emozione e una grande responsabilità allenare la squadra della città che gli ha dato i natali. Il debutto, però, è da brivido: sconfitta casalinga contro il Lecce. Ma Arrigoni è una persona seria, che non si scoraggia facilmente, e una settimana dopo il Cesena compie il primo blitz stagionale vincendo il derby contro il Bologna. Ora i romagnoli hanno 12 punti, la salvezza non sembra più una missione impossibile.
Arrigoni non ha fatto nulla di eccezionale. Ha provato a cambiare il modulo visto che il 4-3-3 non decollava; ha capito che l’uomo della svolta è Mutu. A volte basta poco per far svoltare una stagione. Al Cesena, forse, serviva solo un pò di tranquillità.
Contro l’Inter il modulo dovrebbe essere il 4-2-3-1 con Mutu, Ceccarelli e Candreva dietro l’unica punta Eder. Eventualmente se ci fosse bisogno di dare profondità al gioco è pronto in panchina l’albanese Bogdani.
Non è l’avversario più facile da incontrare in questo momento. Il “Manuzzi” sarà pieno zeppo, il tifo caldo come non mai. I cesenati sono simpatizzanti juventini e non hanno nessuna voglia di vedere i nerazzurri trionfare sul loro campo. L’Inter, però, vuole continuare la prima vera serie vincente della sua stagione.
This post was last modified on 15 Dicembre 2011 - 13:49