Seguendo lo stesso ragionamento non possiamo biasimare chi sostiene che le vittorie contro Fiorentina e Genoa (prive dei loro uomini simbolo) non siano test sufficienti a certificare la completa guarigione della squadra. E’ indubbio che l’Inter sia ancora nel pieno della convalescenza ma le ultime prestazioni hanno lasciato intravedere i primi veri segnali di ripresa, affievolendo il pessimismo cosmico che ha caratterizzato questo inizio di stagione.
Ranieri sembra aver trovato finalmente la quadratura del cerchio grazie a un 4-4-2 poco spettacolare ma efficace. La squadra, supportata da una condizione fisica in crescita, sta ritrovando quella compattezza che contraddistingue i club di vertice: nelle ultime 5 gare di campionato l’Inter ha subito solo 2 reti, contro le 16 che hanno caratterizzato i primi 9 match. Numeri che hanno permesso ai nerazzurri di scalare la classifica, nonostante la scarsa vena realizzativa degli attaccanti.
In quest’ottica saranno fondamentali i completi recuperi di Maicon e Forlan, giocatori in grado di aumentare, con il loro tasso tecnico, la pericolosità offensiva della squadra. Potremmo dire lo stesso di Sneijder ma, prima di sbilanciarci, vogliamo verificare con i nostri occhi la volontà del folletto olandese di dannarsi ancora l’anima per i colori nerazzurri. Intanto ci godiamo il ritrovato spirito battagliero di un’Inter “operaia”, che ci permette di guardare la classifica con un po’ più di ottimismo.
Alessandro Suardelli
This post was last modified on 3 Ottobre 2013 - 01:34