I 16 gol subiti nelle prime 9 giornate di campionato, rappresentavano uno dei motivi principali della caduta libera verso i bassifondi della classifica da parte dell’Inter. Prima gli sciagurati esperimenti tattici di Gasperini, poi gli infortuni di Maicon e Lucio e le non ancora perfette condizioni fisiche di Walter Samuel reduce dall’infortunio al crociato, avevano reso la retroguardia nerazzurra tra le più perforate della Serie A. Nelle ultime 5 giornate invece, i gol subiti sono stati soltanto 2, quelli di Isla nella sconfitta interna con l’Udinese, e Larrivey, autore dell’ininfluente rete cagliaritana nel 2-1 di San Siro marchiato a fuoco da Thiago Motta e Coutinho.
Porta blindata anche grazie alla strepitosa forma ritrovata da Julio Cesar, che è tornato a gattonare tra i pali dimostrando di essere ancora il numero uno al mondo insieme a Gigi Buffon, e le super parate salva risultato nei minuti finali di Marassi ne sono la prova. Quello che più di tutti sembra indispensabile per mantenere una certa solidità difensiva, sembra essere ancora Walter Samuel, finalmente tornato ad altissimi livelli dopo il grave infortunio subito al crociato del ginocchio lo scorso anno. Il suo, a 33 anni, non è stato un recupero facile, sia per l’età non più verde, sia per la sua mole fisica non indifferente, che necessita di più tempo per un recupero completo.
Ora però, The Wall è tornato a comandare la difesa nerazzurra e tutti i suoi compagni sembrano trarne giovamento, soprattutto quelli di reparto come Lucio. Anche il centrale brasiliano, nelle ultime apparizioni è apparso più sicuro al fianco dell’argentino che, senza nulla togliere all’ottimo Ranocchia, sembra essere in assoluto il suo partner ideale tra i difensori in rosa. Samuel e Lucio, date le loro 33 primavere sul groppone, non potranno garantire ancora molti anni a questi livelli, ma anche grazie all’apporto di Ranocchia il pacchetto arretrato di difensori centrali è indubbiamente ancora tra i migliori d’Europa. Altro fattore che ha portato l’Inter ad avere una porta quasi invalicabile, è stato il cambio di modulo attuato da Ranieri, che ultimamente ha optato per un solido 4-4-2, con la diga formata da Thiago Motta e Cambiasso davanti alla difesa a far da scudo agli assalti avversari. Per pensare allo scudetto potrebbe essere già troppo tardi, ma con il Muro di Madrid ritrovato, tutto è possible, e la zona Champions sembra non essere più un miraggio.