Ospite della trasmissione “Prima Serata” su Inter Channel, Julio Cesar ha affrontato temi interessanti. L’estremo difensore nerazzurro ha parlato della situazione attuale della squadra, in netta ripresa dopo un avvio disastroso. Julio sostiene che la rinascita sia dettata soprattutto dalla ritrovata solidità del reparto arretrato: “In difesa stiamo migliorando e per questo io sono il primo ad essere molto contento. Abbiamo giocato due gare senza subire gol e io ho sempre creduto che una squadra, per diventare campione d’Italia, deve subire pochi gol”.
“All’inizio siamo partiti male male – ammette il portiere nerazzurro -, ma noi non molliamo mai, crediamo nella nostra forza, nel nostro calcio e siamo sempre stati convinti che prima o poi il momento per invertire la rotta sarebbe arrivato. Contro il Genoa ho visto davvero una difesa compatta, concentrata, mentre nelle prime partite, sul finale, prendevamo sempre un gol dovuto a cali di concentrazione. Invece, fare bene in queste due ultime partite, e vincerle, ci ha dato davvero tanta fiducia”. Due partite fatte bene, due ancora da farne.
“Sarebbe importantissimo sommare sei punti – continua Julio Cesar -, tre a Cesena e tre contro il Lecce. Lo sarebbe per tutti, per il nostro gruppo, per il nostro staff, per allontanare il ricordo di quello che è stato un inizio un po’ difficile. Se vinciamo sia domenica che mercoledì, vedo un cielo un po’ più blu perchè da quando sono arrivato non avevo mai vissuto un momento così. Non eravamo abituati, ma questo gruppo è forte, abbiamo giocatori esperti e anche se sappiamo che il calcio non è solo rose e fiori, potremo recuperare e passare un Natale sereno con le nostre famiglie. Ora ragioniamo partita dopo partita, senza pensare ad altro”.
Come capita spesso in queste interviste dopo un’analisi iniziale sul momento della squadra, si passa alla fase “amarcord”. A Julio viene chiesto quali siano state le parate più belle e lui ricorda quella su Leo Messi: “Una, la prima, è quella sul tiro di Fernando Torres, in Inghilterra, nella gara di andata degli ottavi di finale contro il Liverpool nel 2008: una parata difficile, a tu per tu, un tiro rasoterra che ho mandato fuori due millimetri dal palo, questa è stata una bella parata, ma non importante perchè alla fine abbiamo perso 2-0. L’altra invece davvero importante, che è diventata la più famosa, è quella su Leo Messi al “Camp Nou”. Una parata straordinaria perchè chi ha tirato è il calciatore più forte al mondo ed è avvenuta in una semifinale di Champions League. È il massimo, non mi stuferei mai di guardare e riguardare queste parate“.
Infine Julio Cesar svela anche un aneddoto avvenuto poco prima che parasse il rigore a Di Natale nello scontro a San Siro contro l’ Udinese. “Lo confesso, ho tantissima stima per Totò Di Natale. È un giocatore che mi piace tantissimo e che, anno dopo anno, riesce a mantenere un livello altissimo e questo non è affatto facile. Poco prima che andasse sul dischetto, sono andato da lui e gli ho detto che se avesse fatto il cucchiaio io sarei rimasto in mezzo alla porta e lui mi disse che non l’avrebbe fatto. Se mi ritengo un portiere furbo? No, di solito quando ci sono i rigori non vado mai a disturbare il tiratore, cerco solo di concentrarmi. Certo, vedendo che al giorno d’oggi si usano tante tattiche e piccoli “trucchi” per calciarli al meglio e beffare chi para, cerco di impegnarmi in questo senso. Prima esistevano solo le finte, penso ad esempio a Balotelli o a Neymar, oggi invece hanno messo una regola e non se ne possono più fare tante”.