Nei mesi che hanno seguito la conquista del Triplete del 2010, era finito come altri suoi compagni nel mirino della critica per un calo di rendimento rispetto alle sue abituali prestazioni che lo avevano consacrato come miglior portiere del mondo insieme a Gigi Buffon. Stiamo parlando di Julio Cesar, tornato alla ribalta dopo le ultime performance eccellenti mostrate da un paio di mesi a questa parte. Se l’Inter ha vinto 5 delle ultime 6 partite in campionato, subendo solo 2 reti, il merito è anche e soprattutto suo. L’estremo difensore brasiliano ha infatti blindato le vittorie nerazzurre con autentici miracoli, come quelli su Veloso a Marassi e Ghezzal nell’ultima giornata di campionato disputata a Cesena.
Il trentaduenne carioca ha così dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, di essere ancora un portiere affidabilissimo e tra i migliori al mondo. Molti, dopo incedenti di percorso come quelli capitatigli contro il Bayern negli ottavi di Champions della scorsa stagione, si divertivano già a paragonarlo al suo connazionale Nelson Dida, autore si di un paio di stagioni strepitose, ma poi anche di lunghi anni caratterizzati da continue papere clamorose. La continuità di rendimento mostrata da Julio Cesar in questi anni, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di Dida, arrivato ad essere strepitoso solo a trentadue anni, passando quasi un’intera carriera da gregario dopo essersi presentato al Milan con la papera di Leeds il 20 settembre 2000. L’Acchiappasogni nerazzurro si mantiene su certi livelli da almeno sei anni, sin dal primo disputato in nerazzurro dove tolse il posto ad un certo Francesco Toldo.
Anche nell’ultima finestra di mercato si era iniziato a parlare di un suo possibile addio per sgravare il bilancio societario dal suo pesante contratto, consegnando la porta nelle mani dell’ottimo Emiliano Viviano, ma rinunciare a un campione come Julio non sembra la mossa giusta per continuare ad essere competitivi. Per il ventiseienne estremo difensore toscano, il futuro sarà sicuramente ad alti livelli, ma togliere il posto a un mostro come Julio Cesar non sarà affatto semplice. E anche Francesco Bardi, nemmeno ventenne, può attendere e crescere con tranquillità. Per il prossimo decennio, l’Inter è indubbiamente in buone mani.