Rivivi le emozioni del 2011: Inter-Palermo 3-2

Reduce dalla pesante sconfitta 3-1 rimediata al Friuli di Udine ma anche da 4 vittorie nelle ultime 5 partite, l’Inter di Leonardo riceve a San Siro il Palermo, lanciatissimo verso i piani alti della classifica grazie alle magie di Pastore e Ilicic. E’ il 30 gennaio del 2011, e in panchina per la prima volta siede Giampaolo Pazzini, fresco acquisto last minute del mercato invernale, arrivato dalla Sampdoria in cambio di Biabiany e 12 milioni di euro. Il “Pazzo” conquista San Siro, in delirio per lui. E’ infatti grazie al nuovo arrivo che l’Inter, nella ripresa, ribalta il doppio svantaggio subito nel primo tempo e conquista i tre punti: doppietta di Pazzini e rigore trasformato da Eto’o, ma procurato sempre dall’ex doriano. Termina così 3-2 il confronto tra Inter e Palermo, con i nerazzurri che si portano a 38 punti.

A portarsi in vantaggio, dopo solo 5 minuti, è il Palermo, con Miccoli servito da Cassani. Mezz’ora e i rosanero addirittura raddoppiano, nonostante non manchino le occasioni per l’Inter, che però non riesce a concretizzare: il gol del raddoppio è di Nocerino, con Pastore che nel recupero del primo tempo colpisce addirittura un palo. Nella ripresa ad accorciare le distanze è il subentrato neo-acquisto Pazzini, al 12′, con un gol da centravanti di razza, servito dall’altro nuovo arrivato Kharja.  Al 18′ Rizzoli concede un calcio di rigore per fallo di Thiago Motta su Kasami: Julio Cesar è miracoloso su Pastore, che ci prova sul rimpallo, ma il brasiliano non si fa sorprendere tenendo a galla l’Inter. Poi è ancora il Pazzo che al 28′ raddoppia, salendo in cielo e colpendo di testa sulla punizione di Maicon: palla dentro. Il centravanti di Pescia è incontenibile e alla mezz’ora si procura un calcio di rigore per la trattenuta in area di Munoz: a trasformare dal dischetto è Eto’o che regala così i tre punti a Leonardo.

La cura Leonardo sembra funzionare e, i 15 punti conquistati sui 18 disponibili nel mese di gennaio, sono un chiaro segnale di ripresa di una squadra che, dopo la conquista del Mondiale per club e l’addio di Benitez, necessitava di vittorie sin da subito per recuperare terreno dalla vetta.

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