Dice Giovanni Trapattoni: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco“ e proprio questa frase resterà fissa nella mente di Galliani fino alla conclusione dell’affare Tevez. Quella che sembrava ormai la trattativa più scontata del mercato invernale si sta trasformando in un incubo per l’ad rossonero. Il 5 gennaio era stato immortalato con l’Apache ed il procuratore Kia Joorabchian in un ristorante di Rio de Janeiro, con un sorriso che ostentava la sicurezza tipica di chi sa di aver praticamente fatto un grande colpo (in stile Ibra e Cassano). Certo del sì dell’attaccante, Galliani non si muoveva da offerte abbastanza misere: prestito con diritto di riscatto, che può trasformarsi in obbligo nel caso in cui Carlitos superi un determinato numero di presenze.
Ma in tutto questo è sorto un imprevisto chiamato Inter. Marco Branca aveva già intavolato un discorso con il dirigente dei Citizens Brian Marwood per portare l’argentino alla Pinetina. Non solo, oltre ai buoni rapporti fra il club inglese e la società di corso Vittorio Emanuele, si è anche inserita la volontà di Moratti di mettere mano al portafoglio e accettare un prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato fra i 25 e i 27 milioni, suddivisibili in 4 rate semestrali. Questa cifra, molto più consona al valore dell’ex Corinthians, unita al fatto che il pagamento può partire da giugno, è sintomatica della possibilità e della volontà del presidente di cambiare passo, dando a Ranieri il top player di cui ha bisogno.
Adesso la situazione si complica seriamente per il “Diavolo”, dal momento che, nonostante sia in vantaggio per aver convinto il fuoriclasse ribelle, sarà costretto nella migliore delle ipotesi a versare 25 milioni nelle casse del club di Manchester per evitare la più epocale delle figuracce e fare in modo che non s’inserisca nell’affare anche il PSG, pronto a staccare un assegno di 35 milioni per assicurarsi le prestazioni dell’argentino.
Dall’altro la Beneamata attende, fra la speranza che l’ex pupillo di Mancini cambi idea e la ferma convinzione di essere tornata a ruggire sul mercato, senza limitarsi a guardare i cugini fare affari epocali con un esborso minimo. Mentre Beppe Baresi e il presidente evitano scaramanticamente di parlare dell’attaccante, non resta che aspettare martedì, quando ci saranno probabilmente i nuovi e decisivi risvolti di questa seguitissima telenovela.