Come sempre, la settimana che porta alla stracittadina è caratterizzata da un forte senso di appartenenza ai propri colori. Sfottò, statistiche, ricordi: si ricorre a tutto pur di vincere la sfida al bar con gli amici, nella speranza di trionfare anche sul campo. Siccome sull’altra sponda del Naviglio, con la megalomania che caratterizza da sempre il tifo rossonero (basti pensare al titolo, non riconosciuto, di “club più titolato al mondo”), va di moda ricordare i tre derby consecutivi vinti da Allegri ma ci si dimentica delle recentissime umiliazioni, ci permettiamo di rinfrescare un po’ la memoria agli “smemorati cugini”.
Correva il gennaio 2010 e allo stadio “Giuseppe Meazza” andava in scena la 21^giornata del campionato di Serie A 2009-2010. Dopo aver perso per 4 a 0 il derby di andata, il Milan di Leonardo si presentava all’appuntamento con un unico obiettivo: ottenere i 3 punti per vendicare la batosta di agosto e rilanciarsi nella corsa al tricolore. Pronti, via: al 9′ Pandev verticalizza per Milito ed è subito 1-0. L’Inter ha più volte la possibilità di raddoppiare, ma al minuto 25 inizia il “Rocchi Horror Picture Show”. Lucio, lanciato in una delle sue percussioni, viene fermato fallosamente da Ambrosini: il fischietto toscano ammonisce inspiegabilmente il numero 6 nerazzurro per simulazione e subito dopo espelle Sneijder per aver applaudito ironicamente la decisione. San Siro esplode di rabbia. L’Inter va al riposo in inferiorità numerica, ma avanti di un gol e con la consapevolezza di essere più forte.
Mourinho tiene comunque in campo le due punte (Pandev e Milito) e invita i suoi a non chiudersi in difesa. L’atteggiamento nerazzurro viene premiato al 65′, quando arriva il raddoppio di Pandev su punizione. San Siro esplode ancora, questa volta di gioia. Il derby si avvia verso la conclusione più giusta, ma Rocchi regala un’ultima chance ai rossoneri: siamo nel primo dei 5 minuti di recupero, Thiago Silva crossa in area, Huntelaar calcia e Lucio da distanza ravvicinata colpisce involontariamente con la mano. Per l’arbitro è rigore e secondo giallo per il brasiliano: Inter in nove. Incredibile!!!
A Milano, però, si sa: “San Giuàn fa minga ingàn”. Ecco allora che Julio Cesar iptonizza Ronaldinho e manda in estasi i tifosi nerazzurri. L’Inter vince il derby in 9 contro 11 (o forse 12) e viaggia spedita verso il Triplete: un’impresa leggendaria, mai riuscita ad altre squadre italiane… neanche al “club più titolato al mondo”.
This post was last modified on 13 Gennaio 2012 - 03:27