Milano si ferma e vive l’evento dell’anno riafferrando il filo del passato. Il derby è una lunga storia, ricca ogni anno di qualche capitolo in più. Lo stadio, gli odori, i ricordi, i colori. Da una parte il candido e profondo sentimento nerazzurro, dall’altra l’arroganza rossonera forte dello scudetto cucito sul petto e del primo posto in campionato. Il tifo unito in un’arena, ottantamila cuori accesi. La festa può avere inizio. Quel che fa tremare è la duplice prospettiva. Ovvero la possibilità, al termine di due ore che sembrano due giorni, di godere all’impazzata o calarsi in un glaciale silenzio di sofferenza. Sotto a chi tocca, è la legge del derby. Tra sfottò, prese in giro, gloria e delusione. E’ qualcosa di diverso, una giostra di passione.
Il momento delle chiacchiere e dell’attesa adesso è finito, e per i cuori nerazzurri la speranza di invertire la tendenza delle ultime stracittadine è viva più che mai e giustificata dal buon momento che sta vivendo la squadra. L’Inter, non batte il Milan dal 24 gennaio 2010, quando Milito e Pandev marchiarono a fuoco un 2-0 senza storia. Come senza storia fu anche il derby precedente, quello del 29 agosto 2009, quando i nerazzurri si imposero 4-0. La speranza è quella di riprendere quel discorso, per riportare l’egemonia cittadina sulla sponda giusta del Naviglio. L’importante è assaporare ogni aspetto della stracittadina, ergendosi a fieri testimoni di un così nobile show che, da sempre, suscita emozioni imparagonabili, richiamando attorno a sé l’intero capoluogo lombardo. E’ il derby, e ormai ci siamo. In città si respira il dolce profumo della tradizione.
This post was last modified on 15 Gennaio 2012 - 06:06