Ranieri ieri ha affermato: “Giochiamo meglio con il 4-4-2, con altri moduli non riusciamo a coprire bene le distanze per pressare, per questo ho sostituito Sneijder nella ripresa”. Queste parole fanno chiaramente intuire l’esigenza di un innesto nel punto nevralgico del campo, oltre che il problema nell’inserimento del trequartista olandese nel modulo tattico che ha portato la Beneamata ad inanellare sette successi consecutivi in campionato. Fredy Guarin è una scelta assai gradita per il tecnico testaccino, perché, oltre una duttilità che ha pochi eguali a livello europeo, è un calciatore di spessore caratteriale e dallo straordinario dinamismo che permetterebbe di ovviare alla copertura di quegli spazi lasciati incustoditi attualmente con il 4-3-1-2. Cambiasso non è onnipresente come in passato, il tempo trascorre pure per Zanetti e di conseguenza non c’è più quella diga sulla mediana in grado di favorire le giocate del “Cecchino di Utrecht”.
Nonostante la bontà del modulo tanto amato da Ranieri, con l’arrivo del centrocampista centrale del Porto si potrebbe puntare finalmente su un centrocampo a rombo, sempre con Sneijder ad inventare fra le linee e con la possibilità di vedere il ragazzo di Medellìn schierato in qualsiasi posizione del reparto. Classe ’86, il colombiano è stato protagonista di un’ottima Coppa America che l’ha visto giocare a ridosso del centravanti Radamel Falcao nel 4-2-3-1 che ha portato i Cafeteros ai quarti di finale della competizione sudamericana (venendo sfortunatamente eliminati ai supplementari dal Perù). Dotato di un fortissimo tiro e di un fisico possente (183 centimetri per 77 chili), è in grado di stare sulla mediana e di proiettarsi in volate offensive pericolose per qualsiasi avversario.
This post was last modified on 31 Gennaio 2012 - 01:42