Prima ancora che cominci la gara, l’idea difensivista e catenacciara del tecnico testaccino è evidente: oltre ai soliti quattro difensori, ne vengono schierati praticamente altrettanti in mediana, ovvero Zanetti, Cambiasso, Palombo e Obi. Poi, prima delle due punte Milito e Pazzini isolate là davanti, il nulla. Non un minimo di raccordo tra i reparti, non un minimo di qualità né di pericolosità. Certo, con la partenza di Thiago Motta alla volta di Parigi, quella di Coutinho in Spagna, gli infortuni di Forlàn, Sneijder, Alvarez e l’inutilità di un giocatore come Mauro Zarate, trovare qualità nella rosa nerazzurra è pressoché impossibile.
Ecco perché proprio in questi momenti dovrebbe essere l’allenatore a trovare la giusta collocazione tattica ai suoi calciatori per giocare a calcio, e non per evitare di farlo dal primo all’ultimo minuto. Una squadra senza esterni di centrocampo, come può giocare con un classico 4-4-2? Perché non puntare su un rombo si privo di qualità, ma al contempo pieno di giocatori bravi negli inserimenti come Obi e Cambiasso? A questo punto, con una delle sue risposte “gajarde”, Ranieri avrebbe sicuramente detto di non avere a disposizione dei centrocampisti adatti a quel tipo di gioco. Invece per il 4-4-2 ci sono mister? Meglio adattare un ragazzo di qualità come Poli dietro alle punte o un giovanotto di 39 anni a fare il Robben della situazione? Grazie ad una certa solidità difensiva, è anche vero che con questo modulo l’Inter ha inanellato una lunga serie di risultati positivi che l’hanno portata a ridosso di Milan e Juve e agli ottavi di Champions, ma l’assenza di giocatori come Alvarez ha fatto sì che questo modulo non fosse più proponibile.
A questo punto, non resta che aspettare il rientro dei vari infortunati per restituire un po’ di qualità a questa squadra priva di idee e di geometrie. In questo senso, il ritorno di Sneijder, sempre che l’olandese abbia ancora voglia di Inter, potrebbe essere come una manna dal cielo per Ranieri. Così come saranno fondamentali i ritorni di Alvarez, Forlan e del neo acquisto Guarin. Anche perché, non sfruttare il principesco momento che sta attraversando Milito, sarebbe davvero un peccato.
This post was last modified on 8 Febbraio 2012 - 13:34