“L’Inter in questo momento va annoverata tra le squadre più forti per qualità, caratura e caratteristiche. Ma vista la nostra posizione in classifica, per noi non ci sono partite più o meno facili: il risultato per noi conta tantissimo in ogni gara se vogliamo risalire e giocarcela con la quart’ultima. Spesso si parla di coraggio per la squadra meno forte, l’importante è che non si tramuti in presunzione: bisogna stare attenti, altrimenti diventiamo lo sparring partner. E’ la partita meno importante da quando sono qui perchè l’Inter lotta per obiettivi diversi dai nostri, non è uno scontro diretto. Lo era quello contro il Chievo e purtroppo abbiamo perso”.
Per quanto riguarda l’assetto tattico, Mondonico non si sbilancia: “Con il 4-3-2-1, utilizzato nel finale di partita contro il Cagliari, siamo andati vicini a vincere ma forse partendo dall’inizio con lo stesso sistema di gioco avremmo concesso qualche occasione di troppo. Il modulo deve variare a seconda dell’andamento della gara e in base all’avversario. Dobbiamo garantire equilibrio sia in fase difensiva sia in fase offensiva”.
Alla luce di queste dichiarazioni il Novara potrebbe iniziare il match con un 5-3-2 più prudente con Ujkani in porta, Lisuzzo–Centurioni–Garcia al centro, Dellafiore sulla destra e Gemiti a sinistra. A centrocampo il terzetto formato da Morganella, Pesce (favorito su Radovanovic, che non è in perfette condizioni) e Rigoni. In avanti dovrebbero esserci Caracciolo e Mascara, anche se quest’ultimo ha lavorato a parte per quasi tutta la settimana. Se non dovesse farcela, è pronto Jeda.
This post was last modified on 11 Febbraio 2012 - 17:22