Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà il Bologna allo stadio “Giuseppe Meazza” per la 24^giornata di Serie A. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Ranieri nella consueta conferenza della vigilia.
Come arriva l’Inter alla sfida con il Bologna?
“Veniamo da partite che non sono state esaltanti. Abbiamo preso delle batoste che hanno fatto male. Il Bologna fuori casa fa sempre bene, ha fatto risultato a Napoli, Torino e Roma. Dobbiamo stare attenti, ma ci servono i tre punti”.
Come sta Julio Cesar?
“Ci vuole essere perchè sa che siamo in un momento particolare”.
Domenica i tifosi erano abbastanza arrabbiati. Secondo molti l’Inter dovrebbe puntare di più sui giovani. Si possono lasciare in panchina giocatori come Zanetti e Cambiasso?
“Giocare a San Siro non è facile. Se giocano i giovani devono essere supportati perchè altrimenti il rischio di perdersi è alto”.
Forlan è vicino al 100%, può dare qualcosa in più alla squadra?
“Sta meglio rispetto a domenica scorsa, ma deve riprendere piano piano il ritmo gara”.
Sneijder sta cominciando a parlare la sua stessa lingua?
“Contro il Novara ha fatto un’ottima gara e ha tirato in porta tantissime volte. Sta prendendo la mira”.
Che idea si è fatto del calo dell’Inter?
“Tante volte non si riesce a capire, perchè il calcio non è una scienza esatta. Non è stato un calo di condizione perchè a Lecce abbiamo lottato 90 minuti e avremmo meritato la vittoria. Poi contro il Palermo è stata una partita particolare, così come a Roma, anche se per motivi diversi. Con il Novara abbiamo fatto tantissimo, sapendo che avrebbero potuto farci male in contropiede. Sarà lo stesso contro il Bologna”.
Dopo il Triplete tanti big hanno lasciato il progetto Inter. Come mai?
“E’ sempre difficile dare spiegazioni per altre persone. Quando qualcuno non ha più stimoli è giusto che vada via. Dovete parlarne con chi è andato via”.
Cosa ci si può aspettare da qui a fine stagione da un giocatore come Zarate?
“Mauro è un fenomeno, ma non riesce a integrarsi nel sistema. E’ un po’ un anarchico e io sto facendo i salti mortali per modellare una squadra. In ogni caso ha la stima di tutti e sa bene che l’occasione giusta può arrivare in qualsiasi momento”.
Cosa sta succedendo ad Alvarez. Sembrava definitivamente esploso, ma ora sta incontrando altre difficoltà?
“C’è chi dice che devono giocare i giovani… mettetevi d’accordo. Sono pochi quelli che arrivano nel campionato italiano e fanno bene subito. E’ un gran bel giocatore, non è convocato perchè gli fa ancora male il ginocchio. Diamogli tempo”.
La possibile rifondazione a fine stagione influirà sul rendimento dei giocatori?
“Siamo sempre tutti sotto esame. Se crediamo nel nuovo progetto faremo di tutto per stare qua. Ognuno deve fare in modo che si veda quello che sta facendo per restare. Ci sono degli anni intermedi, bisogna capirlo”.
Ha visto la sciarpa nerazzurra di Guardiola?
“Ho sessant’anni, non mi dà fastidio nulla…”
Il momento no è legato all’aspetto mentale?
“E’ un momento no totale, non solo mentale. Alla prima occasione ci fanno gol, fatta eccezione per Roma dove non siamo neanche scesi in campo. Questo è un campionato così, fatto di alti e bassi. Vorrei regolarità e lavoriamo per quello”.
Conte ha detto che gli arbitri hanno paura a dare i rigori alla Juve. E’ d’accordo?
“Se Conte parla così, cosa dovremmo dire noi? Quest’anno hanno sbagliato tantissimo a nostro sfavore. Non posso essere d’accordo con Conte. L’importante è che i designatori non si facciano condizionare da chi alza la voce”.
Nella fase in cui è Forlan, i ritmi giusti si trovano giocando dall’inizio o con un minutaggio progressivo?
“Non c’è una regola valida per tutti. Forlan è un giocatore particolare, ha la resistenza aerobica per fare il centrocampista. Non potete aspettarvi subito il massimo da lui, ma è pronto per giocare dal primo minuto”.
Rispetto al periodo post-derby, vede la squadra nella stessa situazione?
“Fisicamente sì. Ovviamente non è sciolta come prima perchè le sconfitte tolgono tranquillità”.
La quota per il terzo posto sembra si stia abbassando. Si sente ancora in corsa?
“Da una parte mi rincuora, dall’altra mi fa rabbia. E’ un campionato strano, c’è ancora la possibilità per tutti”.
Quando potrà essere pronto Juan?
“Dalla prossima settimana si aggregherà al gruppo e piano piano lo porteremo alla giusta condizione”.
Domani può essere l’occasione giusta per rilanciare Faraoni?
“Potrebbe essere…”
Quali sono le sue sensazioni nell’incontrare nuovamente Deschamps in Champions League?
“Sicuramente non ho un ricordo positivo, sarà una chance per il riscatto”.
La gara del Bologna è importante anche per preparare bene la sfida con il Marsiglia?
“Assolutamente. Non sarà una gara facile e dobbiamo arrivarci con lo spirito giusto”.