Non esiste antidoto tattico contro una squadra mal costruita. Qualsiasi nuova idea viene demolita dalla cinica prova del campo. Ma confidiamo che anche questa settimana ci saranno decine di tecnici a spiegarci come schierare l’Inter per farla tornare grande. Un pò come quelli che hanno filosofeggiato recentemente sull’inserimento necessario di Forlan, sull’accentramento di Sneijder, sulla bontà di Ranocchia rispetto a Cordoba o sul ruolo sbagliato di Pazzini, per dirne qualcuna. Tutte tesi plausibili, molte delle quali tra l’altro ci trovano d’accordo.
Ma la neve spazza via tutto. Ogni accenno di entusiasmo o briciolo di speranza lascia il posto alla constatazione di un fallimento fin troppo annunciato, relegando chi osserva a momenti di nostalgica rimembranza. Non più fischi da parte dei tifosi, ma cori inneggianti a un passato che non c’è più. Anche noi abbiamo idealmente gridato il nome di Josè, ma ci riesce difficile credere che un solo uomo possa salvarci dalla bufera. A meno che non arrivi in motoslitta e con renne finalmente capaci di correre…
Ma le bufere in fondo nascondono un lato sorprendentemente positivo: lavano tutto e demoliscono ciò che l’uomo non è stato capace di riparare dalle intemperie. Lasciamo che la natura faccia il suo corso…
This post was last modified on 18 Febbraio 2012 - 19:47