La sconfitta con il Bologna, l’ennesima di una stagione fin qui travagliata, è l’emblema del momento no che sta vivendo la squadra. Le colpe vanno divise equamente tra allenatore e giocatori. Chi più e chi meno, in campo e fuori, non stanno facendo del loro meglio. Ranieri continua ad affidarsi ai senatori non dando la giusta continuità a giocatori come Poli e Palombo che in mezzo al campo potrebbero dare forza e geometrie ben più efficaci di quelle offerte da Cambiasso e Zanetti, bisognosi assolutamente di respirare. Anche il modulo non convince. Visti i giocatori a disposizione, il 4-4-2 non sembra affatto il più adatto per conseguire certi risultati, soprattutto in assenza di Alvarez, l’unico in grado di poter occupare il ruolo di esterno. Davanti, con Milito out, Pazzini è un pesce fuor d’acqua che si batte come un leone senza mai avere uno straccio di palla giocabile negli ultimi sedici metri. L’ex Samp, è spesso costretto a giocare spalle alla porta senza riuscire a dare profondità alla manovra.
Fino a qualche partita fa, i risultati arrivavano soprattutto per una certa solidità difensiva. Ora, anche a causa dell’infortunio di Samuel, è venuta a mancare pure quella. Ranocchia è incappato nell’ennesima serata storta di questa stagione, dove anche un banale stop di petto diventa un assist per l’attaccante avversario. Adesso, in vista del match di Champions di mercoledì al “Velodrome” contro il Marsiglia, Ranieri dovrà esser bravo a tirare fuori da questa squadra le energie sia mentali che fisiche mancate nelle ultime apparizioni. Moratti che abbandona lo stadio all’intervallo, non promette nulla di buono.