Un filotto negativo che arriva subito dopo le sette vittorie consecutive rimediate alla fine del girone d’andata: “Avevamo trovato un equilibrio e una compattezza tattica eccezionale, invece adesso abbiamo perso tutto. Troppi cambi di modulo? Potrebbe anche essere, ma se l’ho fatto è perchè abbiamo giocato delle partite che lo richiedevano. Adesso dobbiamo parlarci e analizzare ogni cosa, cercando di capire perchè prendiamo gol alla prima occasione per gli avversari”.
In ogni caso Ranieri non getta la spugna ed è pronto a ripartire: “Non mi è mai passata neanche nell’anticamera del cervello l’idea di dimettermi. Siamo uniti nel voler trovare una soluzione. In questo momento possiamo solo fare fronte comune e rimboccarci le maniche. Non abbiamo nessuna intenzione di mollare“. Il tecnico giustifica poi la scelta di Moratti di abbandonare lo stadio a metà secondo tempo: “Bisogna saper accettare la reazione del presidente. Lui è il nostro primo tifoso e, non potendo contestare, se n’è andato. Dobbiamo riconquistare la sua fiducia e quella di tutti i tifosi”.
Un’impresa non facile considerando che a fine partita il popolo del “Meazza” intonava cori a favore di Josè Mourinho: “E’ giusto che il tifoso ricordi Mourinho, anzi non deve dimenticarlo mai visti i successi che ha ottenuto con l’Inter. Non mi ha dato assolutamente fastidio sentire i cori dei tifosi in suo onore. Adesso però c’è un’altra Inter, che attraversa un momento difficile e che deve reagire, con l’aiuto di tutti i tifosi. Siamo uomini di sport e dobbiamo rialzarci perchè mercoledì c’è una partita difficile e importante“.
This post was last modified on 18 Febbraio 2012 - 02:40