“E’ un periodo nero che non vuole finire“. Così Javier Zanetti ai microfoni di Inter Channel che aggiunge: “Dobbiamo solo cercare di cambiare questi risultati negativi e superare questo periodo. La qualificazione è aperta, c’è ancora da giocare e dobbiamo fare risultati che ci diano fiducia, dobbiamo tentare il tutto per tutto per passare il turno”. E domenica si va a Napoli: “Già da domani (oggi, ndr) dovremo rimettere a posto la testa per prepararla bene. Sappiamo che loro vengono da risultati positivi, sono in un momento buono, ma noi dobbiamo ripartire”.
Anche Cambiasso non perde le speranze: “Non c’entra niente quello che ha fatto l’Inter questa sera con quello che ha fatto nelle precedenti partite, questa sera una reazione si è vista. Certamente c’è il rammarico di aver perso, ma magari senza quel calcio piazzato adesso avremmo fatto un’altra analisi. Se ci sentiamo favoriti per il ritorno? Non ci siamo mai sentiti così, ma sicuramente per quello che abbiamo fatto vedere oggi sentiamo di potercela giocare“.
Diego Forlan sperava sicuramente in un esordio europeo in nerazzurro ben diverso: “Questa non era una partita da perdere. Ho già vissuto momenti del genere, tanti, sia con la mia nazionale che con le mie ex squadre. Purtroppo, esistono momenti alti e bassi, dobbiamo continuare a lavorare e fare tutto quello che sappiamo fare. Siamo una squadra con qualità, ma questi momenti arrivano. Non abbiamo segnato qui, ma c’è ancora un’altra partita. Al Meazza con i nostri tifosi speriamo di fare la gara che tutti noi sogniamo“.
In campo non è più quello di prima, ma Dejan Stankovic non ha ancora perso l’orgoglio e lo spirito da guerriero che lo ha sempre contraddistinto: “Potevamo fare qualcosa in più ma la confitta non è affatto meritata. Un momento così strano non credo di averlo mai vissuto in carriera. Questa è una situazione difficile e non c’è da parlare. Eravamo compatti e belli tosti. Se dividiamo risultati e prestazione abbiamo cambiato passo e siamo fiduciosi. Siamo partiti a rombo e poi anche se abbiamo cambiato mi trovavo benissimo. Noi siamo esperti e cerchiamo di fare di tutto per portare a casa un risultato positivo. Se la barca affonda affondiamo tutti insieme. Infatti non voglio parlare dei singoli. Io ci metto la faccia, siamo uomini e non possiamo scappare dalle nostre responsabilità. Vogliamo cambiare questa situazione difficile. Ci rimbocchiamo le maniche“.
Da quando è all’Inter, Julio Cesar un momento così non lo aveva mai vissuto: “È vero, ho vissuto momenti simili quando giocavo in Brasile e lottavamo per non retrocedere. È un periodo difficile, ma noi siamo ancora lì, dobbiamo avere tanta forza perchè quando le cose vanno bene è facile fare tutto, allenarsi, giocare. È nei momenti difficili che conta fare gruppo e io considero i miei compagni come una seconda famiglia. È così che dobbiamo superare questo momento. Capisco bene i tifosi, mio figlio è il primo che mi chiede di tornare a vincere“.
This post was last modified on 23 Febbraio 2012 - 14:44