Goran è stato uno degli eroi del Triplete. Arrivato nel gennaio 2009 alla corte di Mourinho a parametro zero, il feeling con il portoghese fu immediato tanto che dalla storica sfida con il Chelsea diventò uno degli intoccabili del tridente offensivo insieme a Eto’o e Milito. In sei mesi riuscì a vincere quello che la stragrande maggioranza dei giocatori fatica ad accumulare in tutta la sua carriera. L’anno successivo fu per lui molto difficile, ma riuscì a collezionare una rete nella Supercoppa Italiana, una nella finale del Mondiale per Club e quella incredibile contro il Bayern in Champions. Lui stesso definirà il gol contro i bavaresi il più importante della sua carriera. Quest’estate venne ceduto in prestito al Napoli. I primi mesi sono stati da oggetto misterioso poi si è ripreso alla grande ed è diventato a tutti gli effetti la quarta freccia dell’arco di Walter Mazzarri. Tra i tifosi nerazzurri, alla luce delle prestazioni di Zarate e della fragilità di Forlan, non manca chi lo rimpiange.
Il “Pocho”, invece, non ha ancora indossato la maglia a strisce nerazzurre, ma rumors sempre più insistenti lo danno molto vicino alla Pinetina in estate. Da cinque anni è a Napoli, dove ha preso il posto nel cuore dei tifosi che fu del suo connazionale Diego Armando Maradona. Con la sua velocità è uno degli attaccanti più temuti della Serie A, anche se non è un grandissimo realizzatore. Per strapparlo a De Laurentiis servono 31 milioni, quelli della clausola di rescissione. Non è una somma astronomica, ma neanche bassissima. Staremo a vedere cosa riusciranno a fare Branca e Ausilio. Non è da escludere che nell’affare sia inserito come parziale contropartita tecnica proprio Pandev in uno strano incrocio di attaccanti. Domani sera comunque entrambi saranno pronti a segnare nella porta di Julio Cesar e per l’estremo difensore nerazzurro non si prospetta una facile serata.
This post was last modified on 25 Febbraio 2012 - 14:49